Salvini blinda l’Italia: ecco il suo piano per non far sbarcare le Ong straniere.
Da molte ore, ormai, la sinistra si accanisce contro “l’uomo cattivo” che ha chiuso i porti italiani, costringendo l’Aquarius a sbarcare in Spagna.
Nonostante tutto, però, Salvini ha un piano in mente ben preciso che ha intenzione di portare avanti. Le critiche di mezzo mondo non gli hanno fatto cambiare idea per niente.
A Catania, intanto, si aspetta l’arrivo della nave “Diciotti” della Guardia Costiera italiana. A bordo ci sono 937 immigrati soccorsi nel Mediterraneo.
La chiusura di Salvini non è totale, tant’è che vale solo per le Ong internazionali che il leader del Carroccio ha definito “vicescafisti che speculano sulla pelle dei disperati”.
Anche Daniele Toninelli ha tenuto a precisare la mancata volontà del nuovo governo di “chiudere i porti”.
Come ha sottolineato Il Giornale, il Viminale intende portare avanti, così come previsto dalle convenzioni internazionali, i soccorsi della Marina militare italiana solamente nell’area della convenzione “Search and rescue” (Sar).
Il leader leghista ha spiegato meglio quello che intende fare circa le Ong: “poco cambia che la nave si chiami Aquarius o Sea Watch 3, vogliamo porre fine a questo traffico di esseri umani. Se ci saranno altre navi di altre Ong battente bandiera straniera faremo lo stesso ragionamento”.
L’idea dell’esecutivo, confermata anche da Toninelli è quella che spetta ai Paesi da cui proviene la nave della Ong di turno farsi carico degli immigrati salvati in mare.
Salvini, per concludere, vorrebbe proporre alla Commissione europea di permettere agli immigrati di chiedere asilo “direttamente sulla nave”.
Fonte: IlGiornale