Sindaci europei ed italiani si alleano con Ong e Papa vs i porti chiusi: Salvini micidiale. E’ guerra in Europa.
I porti chiusi continuano ad agitare l’Europa e a tre mesi dalle elezioni accade qualcosa di davvero rilevante.
Si tratta di un nuovo patto, finalizzato al supporto delle Ong per contrastare “l’involuzione dei principi fondativi del progetto europeo e riportarli a galla”
Questo è quanto espresso dal Giornale di Sicilia, dopo l’alleanza stretta tra i sindaci di alcune città italiane e spagnole, alla presenza dei rappresentanti delle celebri Ong quali Sea Watch, Proactiva Open Arms e Mediterranea.
E l’accordo è stato persino benedetto da Papa Francesco, che in un’udienza privata ha parlato con le due donne sindaco di Madrid e Barcellona e con il fondatore di Open Arms Oscar Camps.
Opponendosi alla volontà di chiudere i porti di alcuni Stati, questi sindaci ne chiamano a raccolta altri per rafforzare l’alleanza: “Il Mediterraneo, casa comune di civiltà millenarie sta diventando la fossa comune di migliaia di giovani. Dinanzi a questo orrore la replica non può essere la negazione dei diritti umani. Salvare vite non è un atto negoziabile e negare la partenza alle navi o rifiutarne l’entrata in porto è un crimine”.
La prima cittadina di Barcellone ha detto: “Non siamo soli, siamo milioni di persone e siamo pronti a fare tutto il possibile, attraverso azioni istituzionali e giudiziarie, denunciando un blocco che sta violentando i diritti umani. È il momento di impegnarsi e difendere la vita e sono sicura che siamo la maggioranza in Europa”.
Chiaramente Orlando si è schierato col fronte dell’accoglienza senza limiti, accompagnato dal primo cittadino di Bologna: “Dobbiamo creare una rete parallela e integrata di solidarietà. L’allarme sicurezza è infondato, sono loro che alimentano la paura. Dunque dobbiamo fare atti di ‘disobbedienza costituzionale’ verso un decreto che è incostituzionale”.
Non poteva mancare la replica di Salvini, che ha risposto così all’appello contro i porti chiusi: “Da gennaio sono arrivati 202 migranti, contro 4731 dello scorso anno (il 95,73% in meno). Le espulsioni, 629, risultano 3 volte superiori numericamente agli ingressi. Salvare vite è un dovere, lasciare persone in mare è un crimine. Vogliono distruggere modelli d’integrazione. E noi lavoriamo per integrare, il decreto sicurezza aumenta l’insicurezza”.
Fonte: IlGiornale