Renzi vuole la scissione del Pd. E non sono solo chiacchiere. Ecco la verità…
Marzo si parte con le primarie, ma Renzi ha un piano già in mente.
E’ noto che per la segreteria dei dem sono ben tre i nomi favoriti tra Zingaretti, Martina e Giachetti. E Renzi, che fine ha fatto?
Leggiamo su Libero Quotidiano:
E Matteo Renzi? Già, che fa l’ex premier? Come è noto, ad ora sta defilato, forse per la prima volta nel corso della sua carriera politica.
Ma qualche indizio sulle prossime mosse arriva su Il Tempo, in un articolo in cui Alessandro Giuli sottolinea come Renzi sia “stretto tra la restaurazione del piccolo apparato e il tentativo di scavalcarlo a destra operato dal solito, capriccioso e vanitoso Carlo Calenda con la sua iniziativa Siamo europei”, il listone di cui si è fatto promotore.
E ancora, Giuli sottolinea come Calenda “può fingersi autonomo e collaterale. Renzi no“. Questo perché “lui è stato il primo della classe e il migliore della banda dai tempi fondativi di Walter Veltroni in poi. Può fingere di essere in minoranza ma non può accettare condizioni di minorità. La scissione, per Renzi, non è un’ opinione: è una necessità“.
Non è più un mistero ormai. Una vera rottura che dovrebbe avvenire poco prima delle Europee. Perché questo, secondo Renzi, potrebbe essere una cosa positiva e conveniente. Che si creda o no.
Raggiungerà il suo scopo?
Fonte: liberoquotidiano