Omicidio Duccio Dini: tre rom sconteranno la pena nelle case popolari
Omicidio volontario. Questo il pesante capo di imputazione col quale un gruppo di rom, complici della morte del giovane Duccio Dini, furono rinchiusi nel carcere fiorentino di Sollicciano.
La permanenza nelle patrie galere è però durata assai poco.
Nel giro di due mesi dal tragico evento infatti, suscitò grande clamore la decisione di scarcerare uno degli imputati. Il 27enne macedone poté così godersi il Ferragosto ai domiciliatri con la famiglia.
Oggi a meno di otto mesi dall’incidente, a seguito della decisione del tribunale per il riesame, altri tre imputati lasciano il carcere per gli arresti domiciliari. La richiesta, avanzata dagli avvocati difensori, è stata completamente recepita dal tribunale ed è stato disposto l’utilizzo del braccialetto elettronico.
A restare in carcere quindi, di tutto il gruppo coinvolto nell’omicidio del 29enne fiorentino, sarà solamente Mustafa Deheran, passeggero nell’auto coinvolta nella morte di Duccio e già noto alle forze dell’ordine per rapina, furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Se fin qui la storia ha dell’incredibile, l’indignazione sale nel momento in cui si scopre che, gli alloggi nei quali i rom sconteranno la pena sono case popolari del comune di Firenze.
“Oltre il danno la beffa” – queste le prime parole della coordinatrice toscana della Lega Susanna Ceccardi -“I rom non solo sono stati scarcerati ma sconteranno la pena nelle case popolari del comune” – dice il sindaco di Cascina al telefono con la redazione de IlGiornale.it – “Se il comune, se Nardella, avesse applicato norme più stringenti nell’assegnazione delle case popolari, sicuramente questa assurda vicenda non avrebbe avuto questi contorni grotteschi. La solidarietà alla famiglia di Duccio Dini non puo essere solo a parole o con proclami che non trovano alcun riscontro nella pratica. Per questo a Firenze andranno cambiati i regolamenti di assegnazione degli alloggi popolari, come abbiamo fatto nei comuni amministrati dal centro destra. Il nostro impegno, nei comuni che andranno al voto, sarà quello di evitare che vinca la politica del buonismo sfrenato che ha già causato fin troppi danni.”
il giornale.it