Migranti, Matteo Salvini sfida i giudici rossi: “Dirò no a ogni barcone che arriva in Italia”
Matteo Salvini si recherà personalmente davanti la Giunta delle elezioni e delle immunità per esporre la sua “difesa” di fronte alla richiesta di processo per la vicenda della nave Diciotti, anziché limitarsi a inviare una memoria: “In giunta ci vado io”, ha detto ai giornalisti al termine della riunione con i parlamentari della Lega al Senato.
“Fino a ieri l’Europa se ne fregava, guarda caso nelle scorse ore la Commissione europea ha cominciato a muoversi, la Germania ha offerto disponibilità: vuole dire che la nostra linea paga”, ha spiegato il ministro dell’Interno a “Di martedì” su La7.
Il leghista poi ha aggiunto: “I 47 sbarcheranno quando l’Europa si ricorderà di esistere e farà la sua parte. Oggi abbiamo risvegliato il buon cuore della Germania. Il Senato e gli italiani devono decidere se sto facendo qualcosa che è nell’interesse del popolo italiano o no. Ci sono segnalazioni precise che sui barconi si infiltrano spacciatori, delinquenti, terroristi. In Tunisia ci sono almeno 3mila combattenti islamici. Ad ogni barcone che arriva in Italia illegalmente dirò di no. Se per qualche magistrato è sequestro di persona per me è difendere i confini del mio Paese”.