“Fate sbarcare i migranti”. ​In piazza la sfilata buonista per Sea Watch

Ci sono un po’ tutti. C’è il Pd, Magistratura Democratica, i Radicali, Futura e chi più ne ha più ne metta.

Si radunano in piazza Montecitorio, di fronte alla Camera, per protestare contro il mancato sbarco dei migranti della Sea Watch in Italia. “Non siamo pesci”, è il titolo dell’appello-iniziativa lanciato da Luigi Manconi (“A buon diritto”) e Sandro Veronesi che oggi si esibisce in piazza in una delle più classiche manifestazioni pro-immigrati.

Il “manifesto” è stato pubblicato la settimana scorsa e ha raccolto l’adesione di diversi “Vip” della cultura e della televisione. L’armata è composta dai vari Elena Ferrante, Christian De Sica, Lawrence Ferlinghetti, Ficarra e Picone, Corrado Formigli, Luciana Littizzetto, Michele Serra, Dario Marianelli. E ancora: Roberto Saviano, Gad Lerner e Roberto Benigni.

I firmatari contestano la decisione di affidare a Tripoli il recupero di 100 migranti in naufragio, ricordano i 117 immigrati deceduti al largo della Libia e attaccano la decisione del governo di non far sbarcare i 47 migranti a bordo della Sea Watch, bloccata per ora di fronte al porto di Siracusa. Chiedono inoltre di “istituire subito una commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo e di realizzare una missione in Libia“. E per dare maggior peso alle loro parole, si riuniscono in piazza al grido “non siamo pesci”.

All’appello ha subito risposto il Pd, che con Graziano Delrio che si è detto pronto a chiedere una commissione di inchiesta. “È necessario che il nostro Paese si faccia garante del rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali. – sottolinea Enrico Borghi, della presidenza dei deputati del Partito Democratico – Dall’inizio dell’anno sono morte nelle acque del Mediterraneo 140 persone e altre 47 sono bloccate in mare sulla nave Sea Watch. Abbiamo il dovere di fare luce su quanto sta accadendo in quello che è stato culla di civiltà, affinché termini questa macabra conta”.

Sotto la pioggia si sono radunati alcuni dei promotori e aderenti all’appello. Alcune decine, dicono le agenzie di stampa, tra cui parlamentari, attori, intellettuali e portavoce dell’Ong Open Arms. Tra i volti si riconoscono Alessandro Bergonzoni, la scrittrice Micaela Murgia (che ha letto un brano), Sandro Veronesi, Gad Lerner e il vice presidente della Camera dei deputati, Ettore Rosato. “Siamo qui per chiedere un porto sicuro per le 47 persone ancora a bordo della Sea Watch e per chiedere a tutti i parlamentari di fare la loro parte – dice Antonella Soldo dei Radicali Italiani – Si tratta di persone private della libertà in territorio dello Stato italiano e chediamo la istituzione di una commissione di inchiesta sulle stragi del Mediterraneo”. “È andato benissimo – esulta Sandro Veronesi – perché l’importante sono le firme”. Sono circa 7mila quelli che hanno aderito all’appello. In piazza anche uno dei migranti (ex) ospite del Cara di Castelnuovo di Porto, sgomberato e chiuso dal governo tra mille proteste.

Intanto arriva l’ironia di Noi con Salvini: “Non siamo pesci, infatti siete 4 gatti”, si legge sulla pagina ufficiale Facebook.

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