Il migrante con 4 mogli e 23 figli: “Prende 320mila euro di sussidi all’anno”
Ghazia A., siriano, è approdato in Germania dopo la fuga dalla Siria e ora vivi a Montabaur. Ha 23 figli, 4 mogli e – secondo i calcoli – 320mila euro di sussidio statale ogni anno.
Un rifugiato siriano con 23 figli, 4 mogli e – secondo i calcoli – 320mila euro di sussidio statale ogni anno.
Una pacchia. La storia viene della Germania, dove Ghazia A. è approdato dopo la fuga dalla Siria. Una volta ottenuto il diritto d’asilo si è stabilito a Montabaur nella Renania-Palatinato.*
Nel 2015, riportano la Bild e la Rhein-Zeitung, insieme alle sue quattro mogli e i 23 bambini ha preso la via della Turchia per arrivare fino nella terra della Merkel. Quando ha ottenuto l’asilo, visto che in Germania la poligamia è vietata, ha dovuto scegliere quale delle quattro donne far diventare la moglie ufficiale, così da assicurare a tutti ti suoi figli le prestazioni sociali che lo Stato garantisce ai rifugiati.
La fortunata si chiama Twasif che ora è la consorte “principale” e “ufficiale” insieme a 5 bambini. Secondo quanto scrive Rt, inoltre, le altre donne sono state considerate dalle autorità delle “partner” e si sono divise i bambini in parti uguali. Non vivono tutti nello stesso paese, e così Ghazia è costretto a girare avanti e indietro per visitarle tutte. “Secondo la nostra religione ho il dovere di visitare ogni famiglia allo stesso modo e non dare la priorità nessuno di loro,” Ghazia A. detto alla Bild. Per questo si assenta spesso dalla sua casa per “visitare” le altre mogli.
La sua storia ha scatenato la reazione dei cittadini tedeschi. Sui social si è scatenata una protesta contro i sussidi di cui goderebbe il rifugiato. Anche perché un manager finanziario tedesco ha pubblicato sul sito della “Associazione dei datori di lavoro” un calcolo di quanto lo Stato tedesco starebbe pagando per l’intera famiglia: circa 360mila euro all’anno.
Non ci sono al momento conferme dalle autorità in merito ai sussidi che Ghazia, le quattro mogli e i 23 figli otterrebbero. “Avrei piacere a lavorare”, ha detto lui. Ma secondo Guido Göbel, un funzionario locale di Montabaur, il comune starebbe soffrendo per coprire gli oneri finanziari che provengono dalla ospitalità della famiglia siriana.