Strada, dopo aver definito Salvini “un fascistello”, ora gioca sulla difensiva. No mangiatoia. Ma ne è sicuro?
Non si spegne lo scontro tra e Matteo Salvini. Il fondatore di Emergency, Gino Strada, non ha mandato proprio giù la parola “mangiatoia”.
E allora cambia tattica. Prima definisce il ministro dell’Interno “un fascistello”, poi cambia tattica di gioco e passa sulla difensiva.
Dopo la replica di Salvini, Strada scrive su Facebook: “Emergency non partecipa e non ha mai partecipato a nessuna ‘mangiatoia’, come ha insinuato il ministro dell’Interno”.
E continua: “Non so se sia l’unico motivo, ma sicuramente abbiamo toccato tanti interessi e tolto tanti soldi ai mangioni del business dell’immigrazione clandestina”.
Ma poi arriva la contro-replica di Strada che, nel suo post, precisa che tutti i progetti che la sua Ong sta portando avanti in Italia “sono completamente finanziati dai cittadini che vogliono garantire il diritto alla salute agli ultimi, stranieri o italiani che siano”.
“Dal 2006, data di inizio dei nostri progetti in Italia, a oggi abbiamo speso oltre 20 milioni di euro nel nostro Paese per un totale di 365 mila prestazioni offerte gratuitamente, sempre in accordo con le istituzioni presenti sul territorio di riferimento”.
Strada, infine, ha annunciato per il 2019 una spesa di 3 milioni e 50mila euro a favore della periferia di Marghera e delle aree del Centro-Italia colpite dal terremoto.
E ha concluso: “E non prenderemo un euro dal Governo italiano per farlo. I nostri bilanci sono da sempre consultabili online: sempre meglio sapere di che cosa si parla prima di parlare”.
Ma ne è sicuro?
Fonte: Il Giornale