Migranti, barcone con 100 persone soccorso da Malta: perché si rischia una crisi di governo
È di nuovo emergenza migranti nel Mediterraneo. Una barca con 100 persone a bordo è stata segnalata a 60 miglia a nord dalla città libica di Misurata da Alarm Phone, call center di volontari che raccolgono richieste di soccorso in mare da parte di migranti. A bordo ci sarebbe anche un bambino “in stato di incoscienza o deceduto”, e tra i passeggeri starebbe montando il panico.
Libia e Italia sostengono la competenza libica a intervenire, data la posizione in cui si trova la barca, ma il primo soccorso lo fornirà Malta, secondo quanto annunciato sempre da Alarm Phone su Twitter. “Alle 12.58 – si legge – abbiamo chiamato la sala operativa di Roma fornendo la nuova posizione Gps. Ci hanno detto di chiamare Malta”. In un nuovo post, Alarm Phone fa sapere che “alle 13.10 abbiamo scritto email a Roma, Malta e Libia chiedendo di chi fosse il coordinamento. Abbiamo richiesto assistenza urgente. Le email verso Tripoli ci sono tornate indietro immediatamente. Malta ci ha confermato che verrà verso di noi”. Si aprirà poi il tema dello sbarco, e il rischio è che si ritrovi di nuovo di fronte a un impasse come quella di inizio mese, con la nave Sea Watch bloccata al largo di La Valletta. Una crisi risolta con l’accordo tra i paesi europei per “spartirsi” l’accoglienza dei 47 migranti a bordo. L’Italia ne accolse una quindicina, per iniziativa di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio e nonostante l’opposizione di Matteo Salvini. Un’altra deroga al “porti chiusi” del Viminale sembra impossibile, a meno di non ipotizzare una nuova, rischiosissima crisi tra Lega e M5s. Nelle ultime ore, soprattutto dalla sinistra grillina, serpeggia la tentazione di allentare le maglie e ammorbidire la linea salviniana: questa potrebbe essere l’occasione giusta.