Islamici non si danno pace. Salvini ribadisce e replica così: “No alle moschee abusive.”
Una questione ancora aperta quella delle aperture delle moschee. La Lega non indietreggia e blocca l’Islam.
Il Tar si pronuncia e non tornerà indietro. Con questo nuovo provvedimento in Lombardia sarà difficile rivedere centri sociali adibiti a luoghi di culto islamici.
Leggiamo su Il Giornale:
Oggi il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso presentato da una associazione islamica di Cantù contro la decisione del Comune comasco di non permettere l’organizzazione della preghiera di fine Ramadan in un immobile di via Milano, come invece fatto negli ultimi anni.
Nella sentenza, scrive l’Adnkronos, si legge che un capannone industriale non può essere utilizzato come “luogo di culto”, dove pregano centinaia di persone in occasione delle diverse “feste religiose”. I giudici milanesi della seconda sezione del Tar hanno spiegato che “il rilevante numero di persone che entra nell’immobile, in occasione delle feste religiose” rappresenta un utilizzo “dei locali che, per la sua incidenza urbanistica ed edilizia, necessita del previo rilascio di un permesso di costruire” specifico per i luoghi di culto. Ecco perché la festa del Ramadan non può svolgersi in un qualsiasi capannone.
Per il Tar, infine, il Comune, “una volta accertato il mutamento d’uso in assenza del permesso di costruire, ha correttamente applicato il regime sanzionatorio previsto” per le opere eseguite “in assenza del permesso di costruire, ingiungendo la rimozione o la demolizione“.
Qualcuno l’ha definita una vittoria storica. Diversi gli amministratori comunali felici della pronuncia del Tar. Da oggi dovranno essere presentate delle autorizzazioni valide con pagamenti di contributi a regola d’arte.
Fonte: ilgiornale