Padova, “Siamo profughi, no sfratta”. Ma la casa è piena di droga
“Non sfrattateci, siamo profughi”. Ma di fronte ai poliziotti che si sono presentato in un appartamento di Padova credendo di dover solo aiutare l’ufficiale giudiziario a eseguire lo sfratto di tre nigeriani, si è presentato uno spettacolo inquietante.
Perché i “profughi”, le “risorse” tanto care alla Sinistra, sono risultati essere tre spacciatori con 15 chili di marijuana. “Sgamati” al punto da sapere che in Italia basta invocare lo status di profughi e perseguitati per farla franca se si delinque (almeno, sino a che Salvini non è andato al Governo), per trovar la facile sponda dei buonisti cattocomunisti nostrani. Ma stavolta invece è andata male.
I tre nigeriani sono finiti in cella. Si tratta di un uomo e una donna a cui è stato respinta la richiesta di asilo ma in attesa dell’esito del ricorso, e uno titolare di protezione umanitaria. Nei guai pure l’inquilino moroso, originario della Nigeria ma cittadino italiano: ha sempre pagato l’affitto, ma mai le spese condominiali e per questo è stato sfrattato. Ora però dovrà fare i conti anche con una denuncia per detenzione ai fini di spaccio.