Tre nordafricani armati contro un 14enne da solo: violenze per un cellulare
Rapinato a 14 anni dello smartphone da tre persone, a quanto pare magrebini, che lo hanno accerchiato ai giardini pubblici di Ventimiglia.
E’ ormai l’ennesimo episodio di violenza commesso da stranieri nella città di confine. Questa volta a farne le spese è stato un ragazzino seduto ad un tavolino vicino alle giostre.
Come d’abitudine tra i giovani (e non solo) il quattordicenne si è messo a gesticolare con il telefonino e tra una notifica e l’altra, dopo averlo riposto in tasca, si sono avvicinati gli stranieri. Uno di loro gli ha chiesto di consegnare lo smartphone, con la scusa di effettuare una telefonata. Il ragazzo, naturalmente, si è rifiutato. A quel punto il nordafricano è passato alle maniere forti ed ha estratto un coltello.
Sotto la minaccia di una lama, impossibile tirarsi indietro, specie se ti trovi di fronte a tre persone più grandi. Gli ha così dato il telefono e i malviventi si sono allontanati verso il greto del fiume Roja, facendo perdere le proprie tracce. Il ragazzo è corso a casa e dopo aver raccontato alla mamma della rapina, si è recato con i genitori dai carabinieri per presentare denuncia.
La massiccia presenza di stranieri in città, molti dei quali soltanto di passaggio e quindi ancora più spregiudicati, ha alzato il numero di reati: soprattutto scippi, furti con destrezza e rapina, che vedono più a rischio: giovani, donne e anziani. Episodi legati alla criminalità diffusa, quella da strada, che spesso vede coinvolte anche bande contrapposte di stranieri