Riondino: “Ho votato M5S, mi sento truffato”
Eccone un altro. Dopo Fiorella Mannoia e Claudio Santamaria anche Michele Riondino si iscrive al ‘club dei delusi del M5s’.
“Se ci fosse una legge che permette allʼelettorato di rivendicare il diritto di voto questo sarebbe un motivo per denunciare i Cinque Stelle”, dice l’attore pugliese Michele Riondinoin un’intervista a Globalist.
Riondino, originario di Taranto, si sente tradito e preso in giro per i voltafaccia compiuti dai grillini, soprattutto in materia di Ilva e Tap, due temi sui quali il M5S aveva fondato il suo consenso in Puglia. In particolare, per quanto riguarda l’Ilva “incolpare il governo precedente certifica invece lʼincompetenza di un movimento che ha fatto campagna elettorale su temi che non ha saputo gestire: ha sfruttato la base per arrivare al potere”, attacca Riondino. Alessandro Di Battista e il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, invece, sono colpevoli di aver promesso di interrompere la costruzione del gasdotto Tap “senza conoscere lʼargomento”. Un fatto molto grave “perché – dice l’attore pugliese -dimostri ignoranza e non sei un soggetto politico credibile e anzi sei un poʼ disonesto”. Ma non solo. Oltre alle mancate promesse a Riondino non va a genio nemmeno il decreto Sicurezza e la sudditanza che i grillini dimostrano nei confronti della Lega. Un decreto che“è lo specchio di cosʼè la politica oggi, cioè un continuo scambio e interscambio di idee per cui avviene un paradosso: due forze, che dovrebbero essere agli antipodi, pur di governare assieme barattano leggi e disegni di legge che svalutano e denigrano la dignità e lʼindipendenza politica di un soggetto”. E, infine, l’amara conclusione: “Non votavo da tempo, ho votato Cinque stelle, ho creduto che fosse un soggetto spendibile, mi sono sbagliato”.
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