Sindaco Orlando: a favore degli immigrati e del Corano. “Una luce nel buio…ciò che illumina il cammino dell’uomo.”
Forse non tutti lo ricordano, ma il sindaco ribelle della città di Palermo, oltre che appoggiare l’accoglienza, anche clandestina, è un forte sostenitore del Corano.
Nel 2018, durante il periodo del Ramadan, il sindaco partecipò attivamente ad alcuni incontri di preghiera, prendendo una chiara posizione a favore dei musulmani e del loro credo.
Leggiamo Il Giornale:
Il sindaco di Palermo è tra i più attivi nel cercare di contrastare il Decreto Sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, al punto da tirare in ballo la Magistratura:
“Cerco disperatamente un giudice che impugni i miei provvedimenti, e se c’è qualcuno disposto a fare ciò lo faccia, perchè questo mi consentirebbe di sollevare in quella sede l’anticostituzionalità del decreto alla Corte Costituzionale”, ha affermato il primo cittadino palermitano a Radio Cusano Campus.
Ciò che forse in pochi però ricordano è la costante presenza di Orlando agli eventi religiosi organizzati dai musulmani palermitani, tra cui la festa dell’Eid al-Adha dello scorso agosto, quando veniva fotografato inginocchiato sui tappeti di preghiera, a piedi scalzi, con tanto di fascia tricolore, accanto a individui in tunica con cappellini kufi e kefye.
Il gesto del sindaco fu ripreso e fatto circolare sul web. Tra le tante critiche, ci fu anche quella di Magdi Allam, che mise in evidenza il comportamento del sindaco in quella occasione.
La sua posizione era così incompatibile con la fede musulmana, in quanto italiano e artefice di una legislatura per niente accettata dall’Islam.
Insomma, per quanto Leoluca Orlando si sforzi di essere amico di tutti, le sue strategie vengono spiazzate e derise alla prima occasione possibile.
Fonte: ilgiornale