Ecco le ville che il cognato di Renzi ha comprato con i milioni rubati ai bambini africani: Belpietro ha sguinzagliato un cronista fino in Portogallo. Cosa ha scoperto
La pista dei milioni che i fratelli del cognato di Renzi avrebbero sottratto ai bimbi africani porta fuori Lisbona. Nella Beverly Hills portoghese Andrea risulta gestore di un’immobiliare. A giugno la società ha cambiato forma, forse per allargare il giro di affari
Giacomo Amadori | LaVerità 12.08.2018
Ci siamo messi sulle tracce del parente di Matteo Renzi accusato dalla Procura di aver sottratto fondi destinati alla beneficenza per l’infanzia. Scoprendo che risulta gestore di un’immobiliare in uno dei posti più belli del Portogallo.
Ai fratelli Conticini devono piacere le case reali. Infatti Andrea, indagato per riciclaggio in un’inchiesta della Procura di Firenze, ha sposato Matilde (nome nobile per definizione, dalla contessa di Canossa alle regine inglesi) Renzi, diventando membro della casata di Rignano sull’Arno, quella dell’ex sovrano Matteo I. Il consanguineo Alessandro Conticini ha invece spostato i suoi affari in Portogallo, e precisamente a Cascais, nel distretto di Lisbona, poco distante dall’hotel 5 stelle Grande Real Villa Italia, che prima di diventare un resort è stata il rifugio dorato dell’esilio dei Savoia in fuga dall’Italia liberata.
Per la Procura toscana Alessandro e Luca (gemello di Andrea) Conticini avrebbero utilizzato fondi delle organizzazioni umanitarie per realizzare affari poco limpidi: nel settembre 2015 hanno sottoscritto un prestito obbligazionario da 798.000 euro emesso dalla società «Red friar private equity limited Guernsey» e hanno effettuato «un investimento immobiliare per euro 1.965.445», tra il 17 novembre 2015 e il 4 aprile 2017, in Portogallo.
Per gli inquirenti, i fratelli si sarebbero appropriati di 6,6 milioni di dollari di donazioni destinati ai bambini denutriti dell’Africa e avrebbero effettuato «attività economiche, finanziarie, imprenditoriali e speculative» per schermare la provenienza delittuosa del denaro (autoriciclaggio).
Le tracce dei Conticini in Portogallo, soprattutto in queste assolate giornate d’agosto, sono poche, ma dai contorni nitidi. Il nome che emerge in terra lusitana è quello di Alessandro. Il giovanotto è il perno dell’inchiesta. È lui che ha lavorato per l’Unicef in Africa con tre società, e in particolare con la Play therapy e su Internet si trovano ancora alcuni suoi report e i riferimenti alle sue attività nel Continente nero, come quando ebbe l’idea di salvare i bambini denutriti, con bombe caloriche come la pasta di arachidi.
In Portogallo è indicato come gestore di una società immobiliare, la Cosmikocean sa, una specie di ditta in accomandita semplice che si può aprire con pochi euro. Da Internet apprendiamo che è stata creata nel gennaio 2017 e appare ancora attiva, con un capitale sociale di 50.000 euro. Tra le attività, oltre alla compravendita di immobili, anche la loro costruzione, e l’affitto di alloggi per turisti e non.
L’indirizzo è quello di una stradina del sobborgo di Areia, non distante dalle meravigliose spiagge del Forte da Cresmina, di Praia da Agua doce o di Praia Grande do Guincho. Questo arenile è uno dei più amati dai surfisti e fa parte di un parco nazionale di non grandi dimensioni, ma che sembra un pezzo di deserto africano ai confini dell’Europa.
Ai bordi di quest’area selvaggia ville, piscine e anche un centro di equitazione e un campeggio. Nella traversa Sao Carlos, dove ha sede la Cosmikocean, risulta domiciliato pure il consolato del Nicaragua. Nella viuzza non mancano le dimore di pregio: tra queste una color mattone dalle forme cubiche e altre dall’aspetto più classico. Allo stesso indirizzo della Cosmikocean si trova anche un’altra società immobiliare, la Peaceful galaxy sa. Evidentemente in zona gli affari con il mattone vanno per la maggiore. Anche perché da quando il governo portoghese ha concesso la carta oro (una specie di green card) ai cittadini extracomunitari che investono almeno mezzo milione di euro in Portogallo i prezzi sono schizzati alle stelle e pagare un immobile con assegni a sei zeri è una prassi in zone esclusive come Cascais, la Beverly hills del distretto di Lisbona.
Il bollettino del Consiglio comunale della capitale lusitana ci informa che a giugno 2018, quando i pm avrebbero voluto interrogare i Conticini (che non si sono presentati in Procura), la Cosmikocean è diventata una Ltd, una specie di Srl, in grado di effettuare operazioni più importanti. Il che farebbe pensare a un allargamento degli affari e del portafoglio clienti dell’immobiliare. La sede della Ltd è in un’altra zona e si trova a circa cinque chilometri dalla traversa del sobborgo di Areia.
L’indirizzo preciso è Rua de Santa Marta 66, e il quartiere è quello di Cobre. La strada appare ancora più elegante della precedente, punteggiata com’è di dimore signorili e giardini lussureggianti.
Tra i gestori della Cosmikocean su Internet è citato anche A.R., lombardo. Su Facebook condivide diversi contatti con i Conticini, per esempio l’amicizia di Valérie Quéré, francese trapiantata a Cascais, che con Alessandro Conticini ha realizzato uno studio sulla «stimolazione emotiva per bambini gravemente malnutriti» in una regione dell’Etiopia, in particolare attraverso il gioco a cui vennero educate le madri.
Federico Bagattini, l’avvocato dei Conticini (e di Tiziano Renzi e di altri esponenti del Giglio magico), non ha voluto affrontare la questione del Portogallo: «Sto partendo per qualche giorno di vacanza. Se ne riparla a settembre», ha esclamato con tono scherzoso, dribblando il cronista. Prima o poi qualcuno, se non ai giornalisti, dovrà spiegare almeno ai magistrati a che cosa servano le proprietà portoghesi e le società immobiliari. Per realizzare progetti per i bambini africani? L’Unicef e la Fondazione Pulitzer che hanno affidato 10 milioni di euro a Conticini ne sanno qualcosa? Da New York, ancora nessuna risposta.