Juncker sclera sui migranti: “l’Europa non è in rovina, si esagera” ma lo disintegrano subito.
In vista della fine dell’anno, anche Juncker ha deciso di fare il punto della situazione dell’Unione europea, tracciando il bilancio durante una lunga intervista.
Il presidente della Commissione Ue ha affrontato diversi discorsi, tra i quali quello del populismo, in vista delle prossime elezioni europee.
Secondo lui i partiti tradizionali dovranno cambiare atteggiamento: “Penso sia un grave errore lasciare che si moltiplichi il numero di persone che, nei maggiori partiti tradizionali, sono sconsideratamente populisti”.
“Se uno rincorre i demagoghi, ne vede solo le spalle. Dobbiamo ricordare che i populisti non sono nel giusto e dobbiamo affrontarli. Dobbiamo mostrarli per quello che sono, parlano a gran voce ma non hanno alcuna proposta concreta ai problemi che abbiamo dinanzi”.
Dopodichè elenca quelli che ritiene siano i risultati più importanti dei 5 anni da presidente:
“L’economia europea cresce da due anni, dall’inizio del mio mandato sono stati creati 12 milioni di nuovi posti di lavoro e i deficit di bilancio si sono nettamente ridotti. Il cosiddetto Piano Juncker ha generato investimenti per 371 miliardi di euro. È stato uno sforzo comune di tutti gli europei di cui l’Europa può andar fiera”.
E, per concludere, una riflessione sul tema dei migranti che, a suo dire, è una realtà meno urgente rispetto ad altre parti del mondo:
“Recentemente ho incontrato il re giordano Abdullah II: lui ha scosso la testa e si è chiesto se stiamo scherzando. La popolazione giordana è al 25 per cento fatta da rifugiati. In termini assoluti, è arrivato un minor numero di rifugiati in Europa, ma c’è qualcuno che immagina il nostro continente sull’orlo della rovina. Questo è semplicemente esagerato”.
Il web, intanto, si è scagliato contro il presidente della Commissione Ue, invitandolo ad aprire gli occhi e a dire ciò che ormai tutti vedono da tempo.
Fonte: IlGiornale