Conte fa il punto della situazione: “governo solidissimo. Manovra scritta dall’Ue? Balle. Ecco la verità”.
Nella consueta conferenza stampa di fine anno, il premier italiano Giuseppe Conte fa il punto della situazione. Ed è molto chiaro su alcuni punti che in queste settimane cercavano di insediare l’esecutivo.
Ecco le sue dichiarazioni. «Questo non è il governo delle lobby e dei comitati d’affari; la natura populista della maggioranza che guida il Paese se questo significa ridurre la frattura tra cittadini e classe politica».
Poi va a stretto giro su economia e manovra. «I fondamentali del sistema economico italiano sono solidissimi, certo abbiamo un debito che incute un certo timore, ma è sotto controllo e non così spaventoso, siamo la settima economia del Mondo e abbiamo un forte risparmio privato».
L’aumento dell’Iva nel 2020 e 2021? «Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l’incremento dell’Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalità e ci impegniamo a impedire l’incremento dell’Iva».
E sulle voci di una presunta m2anovra scritta tra i palazzi di Bruxelles, Conte chiarisce: «Non è affatto vero che la manovra sia stata scritta a Bruxelles, è stata scritta in Italia. Tutte le volte che mi sono seduto con Bruxelles non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della manovra e devo dare atto loro che non hanno mai cercato di valutare nel merito tali punti».
Poi il premier si sofferma sulla sua carriera politica, una parentesi che si concluderà tra 5 anni, senza ritorni in campo: «Palazzo Chigi è una parentesi meravigliosa che mi rende orgoglioso per realizzare un servizio a favore del paese nel modo più efficace possibile.
Ma è una esperienza limitata ai 5 anni della legislatura poi libererò la poltrona. Non farò campagna elettorale per le europee continuerò a tempo pieno nel mio ruolo di presidente del Consiglio».
Sui due vicepremier va netto: Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono due leader molto ragionevoli, ci descrivete spesso alle prese con litigi, ma vi posso assicurare che non c’é mai stato al tavolo in decine di vertici, a mia memoria, uno in cui sia avvenuta una seria litigata o un contrasto dialettico vivace. Forse sono anche un pò noiosi, ma vogliamo fare del bene al Paese e ragionando troviamo la soluzione migliore senza litigare».
«Se i sondaggi a distanza di mesi ci danno ancora molto apprezzati dai cittadini è forse dovuto a alla continuità e alla coerenza nell’azione di governo. Stiamo contribuendo a ridurre la frattura tra classe politica e cittadini».
Fonte: Il Messaggero