“In Italia boom di calendari del Duce”. E il Guardian dà la colpa a Salvini
“Regali per gli amici fascisti”: il ritorno dei calendari di Mussolini. È il titolo di un articolo del Guardian (leggi qui) che partendo dai calendari dedicati al Duce finisce per attaccare a testa bassa Matteo Salvini accusandolo, senza troppi giri di parole, di sdogare movimenti e formazioni neo fasciste.
Quello del giornale inglese è l’ennesimo attacco alla destra italiana e, in particolar modo, alla Lega. E, mentre qualche mese fa lo avvisava che avrebbe fatto la fine di Matteo Renzi, ora lo incolpa di incarnare l’uomo forte che vogliono gli italiani.
“Fazioni nostalgiche hanno a lungo contribuito a tenere vivo lo spirito di Mussolini – scrive il giornale britannico – ma il fiorente populismo di destra sta ulteriormente demolendo i taboo”. Secondo il Guardian Salvini è colpevole perché “qualche volta cita Mussolini”, mentre ai sostenitori del Carroccio rinfaccia di aver partecipato, uin più di un’occasione, “a manifestazioni con le immagini del dittatore a fianco al nome di Salvini”. “Le marce organizzate da gruppi neofascisti come Forza Nuova e Casapound sono diventate un evento normale”, scrive Angela Giuffrida spiegando che una delle ragioni per cui lo spirito di Benito Mussolini continua ad “aleggiare è perché alcuni italiani lo considerano come l’ultimo ‘uomo forte’, che non solo ha ripristinato legge e ordine, ma che ha costruito case migliori, strade, sistemi di trasporto e scuole, investendo anche nell’industria”.
Nell’articolo pubblicato oggi, il Guardian cita Renato Circi, titolare di Gamma 3000, la prima azienda che negli anni Novanta ha stampato i calendari di Mussolini e che adesso deve competere con altre tre case editrici. Ogni anno ne stampa circa 10mila copie che, a prescindere dagli ordini, distribuisce nelle edicole. “Il populismo – sostiene – richiama alla memoria personalità storiche. In particolare, abbiamo notato la presenza di molti giovani tra i fan di Mussolini”. Nessuna remora, dunque, a stampare i calendari dedicati al Duce. “Produciamo calendari che vanno dai gatti a Papa Francesco, da Padre Pio alla Barbie – spiega Circi – perché questo è quello che vuole il mercato. Lo stesso vale per Mussolini, siamo una casa editrice che risponde alle domande del mercato”.
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