Retroscena: “I 23 miliardi che faranno saltare in aria il governo”. L’uomo di Di Maio confessa: M5s spacciato
L’accordo sulla manovra finanziaria “comunista” è solo l’inizio. I veri problemi, per il M5s e la Lega, rischiano di arrivare tra qualche mese, e il governo potrebbe non reggere all’urto. La bomba a orologeria si chiama “clausola di salvaguardia sull’Iva“, che potrebbe costarci 23 miliardi nel 2020. Qualsiasi governo tremerebbe, quello gialloverde particolarmente litigioso a maggior ragione.
“I vincoli europei – ammette ad Augusto Minzolini sul Giornale il capo dei senatori grillini Stefano Patuanelli – sono duri. Siamo stati costretti a fare una manovra di sinistra che, secondo i nostri calcoli, potrebbe tenere a bada uno spread che viaggi sui 280 punti. Ma è una manovra che rischia di costarci caro. Lo dice un grillino moderato: noi in sei mesi, l’ultimo sondaggio è di oggi, abbiamo perso un milione e 700mila voti al nord. Tutti verso la Lega“. Nel medio termine, però, anche Matteo Salvini potrebbe scoprire che questa manovra non fa tanto bene al suo partito. “Comincio a pensare – confida ancora Patuanelli – che Salvini possa rompere anche prima delle Europee. O meglio ho il sospetto che Berlusconi stia lavorando per lui: visto che Salvini non può assumersi la responsabilità di rompere con noi, aspetta che Silvio ci porti via i senatori necessari per aprire la crisi”. Fari puntati sui futuri “responsabili”: “Ho già individuato tra i miei due che potrebbero passare con Forza Italia – conclude amaro il capogruppo pentastellato a Palazzo Madama -. Solo che a quel punto non so se si farà un altro governo o se si andrà diretti al voto, visto che tutti avranno il problema di governare sapendo che la prossima legge di bilancio dovrà onorare una clausola di salvaguardia di 23 miliardi. Un’ipoteca che fa paura. A meno che non si pensi a Draghi…”.
Berlusconi, Draghi, Salvini: il terrore dei grillini ha molti volti. Ma anche per il vicepremier leghista la lezione ricevuta dall’