Migrante ecco cosa fa ai danni di una povera donna. Ma nessuno ne parla. I buonisti a gambe elevate.
Quando poi succedono fatti di cronaca dove i responsabili sono migranti e le vittime opveri italiani, i buonisti tacciono. Nessuno che scrive o commenta.
Figuriamoci se possono dar voce ad un “piccolo” crimine cittadino che può tranquillamente passare da incidente stradale.
Ma ogni tanto anche il politicamente corretto ha le sue sfighe, e stavolta c’è un bel nugolo di testimoni (come riporta “Firenze Today” del 15 dic 2018): all’ex stazione Leopolda, un giovane somalo con permesso di soggiorno scaduto spinge sotto le auto in corsa una donna che fortunatamente, cadendo sulla carreggiata in ginocchio e non stesa, si salva, finendo comunque in ospedale con 30 giorni di prognosi.
Ora, la buona stella che ha protetto la sventurata signora ha però anche fatto derubricare in “semplici” lesioni il capo d’imputazione a carico dello straniero, il quale, nonostante le testimonianze degli astanti confermino la dinamica dolosa dello spintone, non ha nemmeno sentito l’esigenza di abbozzare qualcosa di più articolato che qualche mugugno in inglese.
Ebbene, sappiamo tutti che questo non è un caso isolato, ma anzi, l’ennesimo sfogo gratuito di indesiderati ospiti della nostra nazione ai danni di troppo fiduciosi padroni di casa.
Tutti che si riempiono la bocca della parola “razzismo”, quando un Salvini o un italiano comune si schiera prima per il bene del proprio paese.
Ed invece, un caso come questo come si potrebbe definirlo se non con l’etichetta di “razzismo” o “sessismo”?.
Una roba ben nota ai soliti che puntano il dito contro qualsiasi cittadino che osi difendersi da un qualsiasi immigrato.
Roba da matti!
Fonte: Il Populista