Quel partito dei cattolici e le grandi manovre di Chiesa e vescovi che irritano i fedeli

Semplice nostalgia della Democrazia Cristiana o tentativo di fermare la Lega di Matteo Salvini? Forse un poโ di tutte e due, fatto sta che da alcune settimane si riparla con insistenza di un prossimo ยซpartito dei cattoliciยป.
E la cosa piรน significativa รจ che la direzione viene tracciata dai vescovi. Il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Gualtiero Bassetti, ne aveva giร parlato poco dopo le elezioni dello scorso 4 marzo. Allora aveva invocato un impegno piรน politico da parte della vasta rete di associazioni e movimenti laicali giร presenti nella societร , ma sullโargomento รจ tornato di nuovo lo scorso 12 novembre nel discorso allโAssemblea generale dei vescovi italiani, citando anche il beato Giuseppe Toniolo, economista e sociologo che alla fine dellโ800 gettรฒ le basi per la Democrazia cristiana, e di cui si รจ appena celebrato il centenario della morte. Ebbene, diceva Bassetti al proposito di Toniolo, in una situazione in cui i cattolici erano politicamente irrilevanti e comunque impediti, egli seppe riunirli attorno a un impegno per il lavoro, la giustizia e la pace socialeยป. E poi ancora pochi giorni fa con una intervista al quotidiano dei vescovi, Avvenire, in cui rilancia con forza lโidea di un forum che metta assieme tutte le iniziative di cattolici che giร si muovono nel campo della solidarietร sociale. Non parla apertamente di un vero e proprio partito ma quella รจ la prospettiva finale. Lo stesso Bassetti ha giร fissato i capisaldi della nuova aggregazione: europeismo militante e porte aperte, anzi spalancate, allโimmigrazione.
Nel frattempo la macchina si รจ giร messa in moto: alla fine di novembre un convegno con a tema lโEuropa ha visto radunati Comunitร di SantโEgidio, Acli, Azione Cattolica e Fondazione Luigi Sturzo, con la benedizione del cardinale Bassetti e del quotidiano dei vescovi Avvenire. Lโ8 dicembre tocca invece allโassociazione Insieme organizzare il primo raduno nazionale con a tema ยซLaici per lโEuropa Un progetto Insiemeยป. A questo appuntamento, sostenuto apertamente dal vescovo emerito di Prato, Gastone Simoni, รจ piรน esplicita lโidea di un partito, che potrebbe giร essere pronto per le prossime elezioni amministrative in maggio (ma con un pensierino per le europee). Al raduno hanno partecipato una serie di esperti, tra cui lโeconomista Stefano Zamagni e il bioeticista Francesco DโAgostino, che hanno gettato le basi di un documento programmatico. Negli ultimi giorni poi รจ tornato in campo con una intervista sempre ad Avvenire Pierluigi Castagnetti, che fu esponente della Dc e ultimo segretario del Partito popolare italiano ed รจ molto vicino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Insomma, un gruppo di laici al lavoro ma sotto la guida discreta di quei ยซvescovi-pilotaยป che, negli ultimi anni, a parole la Conferenza episcopale aveva giurato non ci sarebbero piรน stati. In realtร in Italia, pur attraverso fasi distinte, i vertici della gerarchia ecclesiastica hanno sempre avuto una forte tendenza alla politica attiva. Il dissolvimento della Democrazia cristiana allโinizio degli anni โ90 del secolo scorso aveva lasciati orfani i cattolici di un punto di riferimento unitario, e i tentativi di rimettere insieme i cocci sono falliti miseramente. Cosรฌ lโallora presidente dei vescovi, Camillo Ruini, pur privilegiando il rapporto con Silvio Berlusconi, teorizzรฒ la presenza dei cattolici nei diversi partiti, di centrodestra e di centrosinistra, convinto di poter contare su un maggior numero di parlamentari che poi si sarebbero uniti nel momento di votare su leggi eticamente sensibili. Un errore di prospettiva: malgrado la partecipazione compatta al primo Family Day del 2007, in Parlamento e allโinterno dei partiti le cose andarono ben diversamente. Senza considerare che mentre i vertici della Cei facevano affidamento su Berlusconi, moltissimi vescovi e associazioni cattoliche sostenevano apertamente i partiti di sinistra. Dopo la sciagurata parentesi del sostegno aperto a Mario Monti che ha avuto effetti devastanti per la presenza dei cattolici in Parlamento, piรน recentemente a prendere in mano il pallino della politica รจ stato il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, uomo di fiducia di papa Francesco. Con Galantino si รจ passati al negoziato diretto vescovi-partiti, essenzialmente il Partito democratico, con cui il plenipotenziario della Cei ha stabilito un asse preferenziale, se non esclusivo. Emblematico tutto il processo che ha portato alla legge sulle unioni civili: Galantino ha condotto trattative private mettendosi contro la base cattolica, al punto da osteggiare apertamente i due Family Day del 2015 e 2016. Anche lโesperimento Galantino si รจ rivelato un fallimento, e ora ecco il nuovo corso in un clima politico completamente cambiato dalle elezioni del 4 marzo. Oggi i vertici della Chiesa italiana, sulla spinta anche del magistero di papa Francesco, alimentano lโidea di un crescente razzismo e xenofobia degli italiani e temono il conflitto con le istituzioni europee. Ed ecco allora la nuova strategia, che si vuole idealmente ricollegare a quellโAppello ai liberi e forti con cui don Luigi Sturzo diede il via al Partito popolare, e di cui a gennaio si ricorderanno i cento anni.
Ma forse i vescovi non si rendono bene conto che molte cose sono cambiate da allora e che comunque lโiniziativa di Sturzo partiva dalla base, da una presenza sociale capillare, non di rado in contrasto con le gerarchie, mentre oggi questa appare lโennesima operazione di vertice, con un programma che ricalca quello del Partito democratico, mentre molti cattolici hanno votato Lega o comunque centrodestra โ e sono insofferenti per lโimmigrazionismo spinto e irrazionale propugnato dalla gerarchia ecclesiastica. ยซSi tratta di un progetto velleitarioยป, sostiene senza mezzi termini Stefano Fontana, dellโOsservatorio Internazionale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa, che paradossalmente arriva proprio nel momento in cui meno si cura la formazione politica dei cattolici fondata sui princรฌpi della Dottrina sociale. Come a dire: molta ideologia e poca attinenza con ciรฒ che la Chiesa ha sempre insegnato sui temi sociali.
Ma soprattutto non sono pochi i cattolici che si chiedono se sia davvero compito dei vescovi brigare per trovare soluzioni politiche e assetti partitici, dimenticando che la loro missione รจ quella di insegnare la dottrina cristiana, sostenere le comunitร cattoliche nella fede, consapevoli che cโรจ unโesigenza di significato nel cuore di ogni uomo che trascende le esigenze materiali e di cui le esigenze materiali sono segno.
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