Lega fa fuori per sempre Boeri ma lui non ci sta. Ecco cosa s’inventa sui pensionati. La bomba.
Gli scontri tra Boeri e la Lega Nord sono davvero datati e il punto di incontro è sempre stato impossibile da raggiungere.
L’intenzione di Salvini di rivoltare l’Inps come un calzino è cosa nota, come ha confermato il sottosegretario al Lavoro Durigon: “Stiamo studiano diverse versioni”, annunciando “l’allargamento a una forma collegiale” per non avere più “un soggetto che possa, in qualche modo, essere il padre padrone“.
Ma Boeri non ha alcuna intenzione di arrestare i suoi attacchi, come si può evincere dalle sue ultime parole, espresse durante la presentazione di uno studio di Zweimuller dell’università di Zurigo, che ha invitato a valutare gli effetti sulla salute del pensionamento anticipato.
Secondo la ricerca, le aspettative di vita degli uomini arrivano a ridursi di due mesi.
A subirne maggiormente l’effetto sarebbero gli operai del settore manifatturiero e tra chi aveva problemi preesistenti problemi di salute.
“Si pensa che dare la possibilità di uscire prima sia sempre una cosa positiva, invece a volte le persone soffrono negli anni successivi di essere stati obbligati a uscire. Di queste valutazioni non c’è traccia nel dibattito odierno sulla previdenza”, ha fatto notare Boeri.
Cioè, in pratica, chi smette di lavorare prima rischia di soffrire di patologie psichiche e neurologiche.
E ha concluso perentoriamente così: “C’è un costo nel perdere il contatto con il mondo del lavoro e il divieto di cumulo può avere ulteriori conseguenze negative. Bisogna tener conto che il pensionamento non è sempre una scelta volontaria”.
Ma la Lega non ha esitato a rispondere in maniera altrettanto dura:
“Boeri non è d’accordo con la nostra riforma pensionistica, ma non è mai stato d’accordo con nessun governo, neanche con quello che lo ha inserito ha una sua predisposizione personale ad apparire, vuole sempre stare al centro”.
Ma in che modo il nuovo governo rivoluzionerà il sistema pensionistico?
L’esponente del Carroccio lo ha anticipato: “Stiamo studiano diverse versioni che prevedono una riforma della governance con l’allargamento a una forma collegiale, invece di avere un soggetto che possa, in qualche modo, essere il padre padrone”.
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Fonte: IlGiornale