La Merkel non vuole quota 100. E adesso Berlino sfida Salvini
Il nodo da sciogliere sul tavolo della manovra resta quello di quota 100. La trattativa con l’Europa che sembrava chiusa su un accordo per una deficiti al 2,04% adesso pare si sia riaperta per ulteriori richieste da parte di Bruxelles.
Moscovici e Juncker hanno chiesto in modo chiaro un altro sforzo proprio sul fronte delle pensioni. E da Roma sarebbe arrivato un secco “no” da parte di Salvini. Fin qui i fatti. Ma c’è un retroscena che spiega anche come sta andando avanti la partita dalle parti di Bruxelles e…di Berlino. infatti proprio la Germania varebbe messo nel mirino la riforma previdenziale e avrebbe espresso dubbi sul suo peso in manovra. Secondo quanto riporta un retroscena dell’HuffPost, la Merkel avrebbe incontrato per circa 30 minuti il premier Giuseppe Conte e avrebbe chiesto proprio in questo mini veryice una revisione su quota 100.
Insomma la cancelliera sarebbe preoccupata per un cambiamento repentino del sistema previdenziale e soprattutto per un superamento della legge Fornero. E su questo punto i fatti sono abbastanza chiari: per il prossimo anno la spesa per quota 100 ammonterebbe a 4,5 miliardi, ma di fatto il peso principale riguarda gli anni 2020 e 2021 che costeranno circa 8 miliardi l’uno. E così l’Ue e anche la stessa Germania attendono novità in questa direzione prima di potre dare il semaforo verde alla manovra.
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