Condotte, il colosso del cemento fa crac. E spuntano i contratti dโoro del Giglio di Renzi
Inchiesta della procura di Roma sul fallimento della terza societร di costruzioni dโItalia. LโEspresso scopre un contratto fatto dal gruppo (che deve costruire la nuova stazione Tav a Firenze) a Emanuele Boschi, il fratello dellโex ministro Maria Elena. Mentre gli operai non prendono lo stipendio, per lui consulenza da 150 mila euro. Incarico anche ad Alberto Bianchi, lโex presidente della fondazione Open Matteo Renzi
di Emiliano Fittipaldi per LโEspresso
Da qualche settimana la procura di Roma sta lavorando a unโindagine giudiziaria che preoccupa, e non poco, un pezzo del potere romano. Al momento non ci sono indagati, ma durante i cocktail e le cene prenatalizie di questi giorni imprenditori, banchieri, dirigenti dโazienda e politici fanno capannelli per tentare di recuperare un retroscena, o uno straccio di informazione attendibile. Anche il Giglio magico, il gruppo di politici fedelissimi vicini a Matteo Renzi, segue con attenzione gli sviluppi. Perchรฉ, se i dettagli in circolazione sono pochissimi, tutti sanno che il crac di Condotte per lโAcqua spa, una delle piรน grandi aziende di costruzioni del paese a un passo dal fallimento, nasconde segreti e scandali che potrebbero fare molto rumore.
Se i pm capitolini e la polizia giudiziaria, in primis il nucleo di polizia tributaria della Guarda di Finanza di Roma, non fiatano, lโEspresso ha lavorato a unโinchiesta autonoma. E nel numero di domenica prossima, attraverso testimonianze ed interviste, la consultazione di alcune relazioni dei commissari straordinari di Condotte spedite in procura, decine di documenti interni della societร e delle sue controllate, contratti di consulenza, dossier dellโAnac e carte di altre procure della Repubblica, รจ in grado di ricostruire โ al netto dei possibili e futuri rilievi penali โ la storia di uno dei piรน grandi fallimenti del nuovo secolo.
Che si intreccia, come vedremo, ad alcuni affari dโoro di esponenti di primo piano del cerchio magico dellโex premier. Come quelli del fratello di Maria Elena Boschi, il giovane Emanuele, e di Alberto Bianchi, consigliere e avvocato di Renzi e per anni numero uno della Fondazione Open.
Entrambi hanno infatti ottenuto contratti di consulenza da due controllate di Condotte, la Inso (che ha firmato il contratto con Boschi attraverso lo studio legale BL, tra i cui partner cโรจ anche il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi) e la Nodavia spa. Cioรจ le due societร che stanno lavorando alla realizzazione della nuova Tav di Firenze e che, secondo i nuovi commissari, hanno contribuito ยซin maniera significativaยป al crac dellโimpero. Committente dellโopera รจ Rfi, controllata da Ferrovie dello Stato.
Per la cronaca spulciando lโagenda elettronica della proprietaria di Condotte e delle sue controllate, Isabella Bruno Tolomei Frigerio, lโEspresso ha scoperto che ministri ed esponenti del governo Renzi e del governo Gentiloni hanno avuto alcuni appuntamenti con la donna, lโamministratore delegato del gruppo (il marito Duccio Astaldi, arrestato lo scorso marzo per corruzione in unโinchiesta della procura di Messina) e Franco Bassanini. Al tempo presidente del consiglio di sorveglianza di Condotte e pure โconsigliere specialeโ a Palazzo Chigi prima di Renzi e poi di Gentiloni.
Nodavia firma un contratto a Bianchi, al tempo capo della Fondazione Open, nel 2016. La Inso, controllata da Condotte, decide invece di prendere a bordo Emanuele Boschi, il 35enne fratello di Maria Elena, nel 2018.
Come mai la societร che lavora alla Tav di Firenze vuole assumere il giovane professionista? ร il 9 maggio quando si riunisce il collegio sindacale della societร . La crisi del gruppo รจ drammatica. Nelle settimane precedenti gli operai del cantiere della Stazione Foster avevano protestato duramente, anche scioperando, perchรฉ non gli venivano pagati gli stipendi. Per il giovane Boschi, invece, la Inso รจ pronta a staccare un assegno a cinque zeri. E da pagare pronta cassa.
Leggendo il verbale della riunione, รจ chiaro che i membri del collegio sindacale non sono convinti della decisione ยซdei vertici aziendaliยป di conferire a Boschi, ยซche giร conosce la societร ยป (aveva dunque avuto altri incarichi in passato?), un expertise legale. Cosรฌ i sindaci chiedono al cda di selezionare lโesperto ยซtra una rosaยป piรน ampia ยซdi possibili candidatiยป. Anche allo scopo di risparmiare: i suggerimenti di Romagnoli e Lisi costavano giร un sacco di soldi.
Non sappiamo quali sono stati i contendenti di Emanuele per la ricca consulenza, ma รจ certo che tre settimane dopo, il 31 maggio (ultimo giorno in cui la sorella รจ a Palazzo Chigi come sottosegretario della presidenza del Consiglio) sarร proprio lui a conquistare lโincarico e la relativa parcella.
LโEspresso ha visionato il contratto, una scrittura privata su carta intestata dello studio BL, i cui tre soci sono lo stesso Boschi, Federico Lovadina e Francesco Bonifazi, altro petalo del Giglio magico e tesoriere del Pd. Vengono elencate le prestazioni, il compenso finale (150 mila euro, a cui aggiungere lโIva, la cassa di previdenza e spese varie), e la modalitร di pagamento. I manager di Inso scrivono che ยซgli importi fatturatiยป da Boschi ยซsaranno da pagarsi โa vista fatturaโยป.
Boschi รจ fortunato: quando va bene, e anche in tempi di vacche grasse, i professionisti vengono in genere pagati a 60 giorni.
Ancor piรน curiosa, la decisione di Inso, visto il momento drammatico, con operai senza stipendio e il posto a rischio. Forse anche per questo lโultimo articolo del contratto evidenzia una severa clausola di riservatezza: ยซInso si obbliga a non divulgare a terze parti il contenuto del presente conferimento dโincarico, che riveste carattere di riservatezza per espressa pattuizione delle partiยป.