“Faccia da cu**o” a Salvini. Oggi però arriva la stoccata miciadiale. Ecco cosa deve scontare.
Ve lo ricordate Antonio Pennacchi, scrittore e vincitore de Premio Strega 2010? vi ricordate quando diede del “somaro” e della “faccia da culo” a Matteo Salvini?
Ebbene, ora è arrivata la stangata micidiale. Risulta essere indagato per oltraggio a corpo politico.
E lui, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio 1, si sfoga così: “Ho detto né più né meno che quel che ha detto Di Battista a Renzi e alla Boschi. Solo che a me il Ministro ha querelato”.
Nel mirino le seguenti parole: “Se tu sei fai il ministro e sproloqui a più non posso, sei solo un somaro che raglia, se non studi e non conosci queste cose. E se invece le conosci, allora sei una faccia da culo che mente, sapendo di mentire”.
Pennacchi, però, precisa: “Non ho detto esattamente questo, non ho detto che Salvini è questo. Ho detto che se fai il barbiere o il macellaio puoi anche aprire bocca senza documentarti.
Ma se fai il Ministro e parli senza documentarti invece…è un taglio ipotetico insomma. Sono scocciato. Per ora mi hanno solo chiamato in questura, alla Digos, da quella che una volta si chiamava ‘Squadra Politica’ e mi hanno dato il pezzo di carta”.
Infine, una battuta sulle primarie del Partito Democratico, fissate a marzo 2019: “Non vado più a votare alle primarie del Pd, quest’anno basta, mi hanno rotto, mi hanno stufato. Però voterò sinistra alle elezioni”.
Quando è troppo, è troppo. SE Fosse stato Salvini a insultare qualcuno in quel modo si sarebbe scatenato il putiferio.
Ma probabilmente la giustizia esiste ancora.
Fonte: Il Giornale