Presepio, il prete pro migranti: “Non farlo per rispetto ai poveri”
“Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni.
Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri…”. A dirlo, strano ma vero, un prete.
Le parole, arrivate via Facebook, sono infatti di don Luca Favarin, sacerdote di strada di Padova, ben conosciuto in città per le sue attività in sostegno dei migranti, oltre che dei poveri e degli emarginati stranieri e italiani. L’uomo di chiesa lavora per l’organizzazione no profit “Percorso Vita Onlus” ed è ideatore e promotore di progetti di accoglienza innovativi come il ristorante etico “Strada Facendo”, nel quale lavorano richiedenti asilo. Inoltre, è autore del libro “Animali da circo – I migranti obbedienti che vorremmo”, la cui prefazione è stata curata da Gad Lerner.
Come riporta Padova24ore.it, Favarin è intervenuto al “Morning Show” di Radio Padova, chiarendo così il messaggio postato sul social network: “Se il presepe deve essere pura esteriorità, allora tanto vale non farlo”. Una provocazione che non è certo passata inosservata e in diversi, sulla bacheca Facebook del prete, hanno preso posizione contestando il suo invito a boicottare il presepe.