Manovra, per ora il taglio delle pensioni d’oro resta congelato. Ci fregano?
Momenti importantissimi per il nostro paese.
Sono giorni frenetici e di lavoro.
Riprendono alle 18.30 i lavori della commissione Bilancio della Camera sulla manovra. E’ quanto emerge dall’ufficio di presidenza della commissione, dopo che governo e relatori hanno presentato 56 nuovi emendamenti al testo.
Il termine per i subemendamenti è fissato alle 18.30 di questa sera, orario della ripresa dei lavori in commissione che andranno avanti anche in seduta notturna. Lunedì la commissione è riconvocata alle 10, con l’obiettivo di votare il mandato al relatore entro martedì alle 14 e avviare la discussione generale nell’Aula di Montecitorio mercoledì alle 12.
Il taglio dell’Imu sui capannoni raddoppia. Lo prevede un emendamento presentato dai relatori alla manovra che porta dal 20% al 40% la deducibilità dell’Imu ai fini Ires e Irpef, per gli immobili strumentali.
La misura costa 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 milioni dal 2021: le risorse arrivano dal Fondo per l’attuazione del programma di governo previsto dall’articolo 55 della legge di bilancio, che per il 2020 ha una dotazione totale di 430 milioni.
Non c’è il taglio delle pensioni d’oro, nel pacchetto di emendamenti alla manovra depositato in commissione alla Camera. Le proposte di modifica sono in tutto 54: 15 del governo e 39 dei relatori.
Tra le norme attese c’era il pacchetto per la famiglia, che non risulta tra le modifiche, e il taglio delle pensioni sopra i 90 mila euro che però – secondo fonti M5s – sarà introdotto con un emendamento al Senato.
Dalla Lega confermano che una seconda, corposa, tranche di modifiche alla legge di bilancio arriverà a Palazzo Madama.
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