Da chi meno te lo aspetti. Soros arriva in Europa. Ed ecco con chi stringe alleanze.
Da chi meno te l’aspetti: il nuovo interlocutore privilegiato del finanziere liberal George Soros è il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. I due si sono incontrati per discutere dei dettagli del trasferimento della Central European University da Budapest alla capitale austriaca.
Ad annunciarlo è proprio Alexander Soros su twitter: “Grazie al cancelliere austriaco @sebastiankurz per aver ricevuto mio padre e me a Vienna. Abbiamo discusso il futuro del @ceuhungary in Austria e una serie di altre questioni, inclusa l’integrazione dei Balcani occidentali”.
Le benevolenza con la quale Kurz ha accolto George Soros e figlio darà dispiacere a più di una fazione politica: ai sovranisti, increduli nel vedere il giovane leader con il nemico numero uno per eccellenza; ai liberal, altrettanto tristi nel constatare che il magnate e filantropo fa accordi con un cancelliere che adotta la linea dura contro i migranti.
Probabilmente non dispiacerà a Matteo Salvini, che dopo gli attacchi di Kurz all’Italia sulla manovra economica, potrà far vedere in Europa chi è il vero “sovranista” tra i due.
Il primo però a fare la guerra a Soros, però, è stato proprio Viktor Orban. Lo scorso anno, il parlamento nazionale ungherese ha votato una legge che inasprisce i controlli sulle organizzazioni non governative (ong) che ricevono fondi esteri.
Budapest condanna ferocemente le onlus finanziate dalla Open Society Foundations che promuovono l’accoglienza dei migranti e le “frontiere aperte”.
L’estate scorsa, Orbàn ha tappezzato la capitale di manifesti che ritraggono il volto sorridente del finanziere con accanto una scritta: “Il 99% degli ungheresi rifiuta l’immigrazione illegale. Non lasciamo a Soros l’ultima risata”.
Da questo mare di tensioni nasce la decisione del magnate Soros di trasferire l’università a Vienna, accolta da Kurz. E sicuramente l’università non è stato l’unico argomento sul tavolo.
Fonte: Il Giornale