Juncker adesso insulta l’Italia: “Lavorate di più, meno corrotti”
Il presidente della Commissione Euroepa, Jean Claude Juncker ha messo nel mirino gli italiani.
In questi gioprni di altissima tensione tra Bruxelles e Roma, arrivano ancora parole di fuoco che scatenano ancora una volta le polemiche. Juncker ha attaccato l’Italia durante una conferenza a Bruxelles, “New Pact for Europe”: “Gli italiani devono lavorare di più, essere meno corrotti e smettere di incolpare l’Ue per tutti i problemi dell’Italia”. Poi il capo della Commissione Ue ha inoltre esortato gli italiani a “smettere di guardare all’Ue per salvare le regioni più povere del Paese”. E ancora: “Gli italiani devono prendersi cura delle regioni povere d’Italia. Ciò significa più lavoro, meno corruzione, serietà”.
Poi ha aggiunto: “Li aiuteremo come abbiamo sempre fatto. Ma non si faccia il gioco di scarico di responsabilità con l’Ue. Un Paese è un Paese, una nazione è una nazione. Prima i Paesi, l’Europa in secondo luogo”. Insomma con queste parole si riapre il fronte tra Bruxelles e Roma. Le parole di Juncker arrivano due giorni dopo l’attacco del Commissario Ue, Oettinger sul voto degli italiani che sarà indicato da quanto accaduto sui mercati in questi giorni. Il braccio di ferro tra l’Italia e l’Ue non è affatto finito. A Juncker ha risposto Matteo Salvini: “Italiani corrotti e fannulloni? Parole vergognose e razziste, col prossimo governo vedremo di fare rispettare i diritti e la dignità di 60 milioni di italiani che dall’Europa si aspettano collaborazione e non insulti”. Durissimo infine il commento del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani: “Chiedo al Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker di smentire immediatamente le frasi che gli vengono attribuite, perché se fossero vere sarebbero inaccettabili”. E la Commissione ha poi precisato le parole di Juncker: “Le parole attribuite al presidente Juncker sull’Italia sono state riportate fuori dal contesto. Si riferiva ai problemi strutturali delle regioni del sud Italia, dove l’Ue ha fatto molto per mobilitare i finanziamenti dell’Ue per spronare crescita e posti di lavoro”, si legge nella dichiarazione. Ma la Commissione ricorda che le decisioni e l’attuazione delle politiche per le regioni “rimarranno responsabilità delle autorità italiane”. Inoltre, “la lotta contro la corruzione è una priorità massima in tutta Europa e deve essere affrontata a tutti i livelli”, ha sottolineato il portavoce della Commissione.