Gesto “eroico” della Finanza: chiuso a norma di legge un panettiere di montagna. La sua colpa? Non ha emesso 4 scontrini in 4 anni. Uno per ogni anno.

I CONTROLLI DELLA GDF

Milo, l’unico panificio non emette 4 scontrini- Licenza sospesa, niente pane per sei giorni

«Abbiamo sbagliato e abbiamo pagato, ma adesso una legge troppo severa ci impone di chiudere, è incredibile». Gaetano Marino, da ventotto anni l’unico panettiere di Milo, paese di un migliaio di abitanti ai piedi dell’Etna, racconta assieme alla moglie Giovanna tutta l’amarezza provata ieri mattina, quando la Guardia di finanza di Riposto ha posto i sigilli agli ingressi del suo panificio, una bottega accanto alla porta di casa, lungo la strada per la montagna.

L’Agenzia delle Entrate ha contestato a questo piccolo imprenditore, originario di Santa Venerina, la mancata emissione di quattro scontrini – uno per anno, dall’estate del 2011 al settembre del 2014 – per un incasso totale di otto euro e trenta centesimi sottratti al controllo fiscale.

È proprio l’ammontare irrisorio della cifra che sembra stridere nettamente con l’entità della sanzione, esecutiva appunto da ieri, erogata sulla base del decreto legislativo n. 471/1997 che, con le successive modifiche, disciplina i provvedimenti per violazioni non penali in materia di imposte dirette e Iva: sei giorni di sospensione della licenza che consente l’esercizio dell’attività.

 

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