Immigrati: saltano i 35 euro, le lezioni di italiano e la cosa peggiore per loro… La bomba di Salvini.

Via l’insegnamento dell’italiano, via l’assistenza psicologica, via l’orientamento sul territorio.

Solo coloro che hano ottenuto la protezione internazionale potranno godere dei servizi di integrazione e inserimento.
Non più tutti i richiedenti asilo.

Matteo Salvini ha presentato le nuove linee guida degli appalti per i servizi d’accoglienza, che ridefiniscono tutto il sistema, a partire dal taglio delle spese, portate dai 35 euro ai 19-26 euro a persona.

Nel giorno in cui il Senato ha approvato il dl sicurezza, il ministro degli Interni non si trattiene:

“E’ una giornata bellissima! In pochi giorni abbiamo messo ordine ad una materia che attendeva di essere ordinata da 10 anni. Abbiamo portato ordine, regole, serietà e trasparenza in un fenomeno dell’accoglienzache era diventato un mercimonio, un business fuori da ogni controllo, pagato dal contribuente”.

Il direttore del Dipartimento immigrazione e libertà civili del ministero, Gerarda Pantalone ha tenuto sottolineare che “nulla viene tolto” e ai migranti vengono garantiti “tutti i servizi previsti dalle direttive europee per garantire la dignità della persona umana”, cioè “il servizio di assistenza alla persona”(mediatore culturale, informazione su diritti e doveri, assistenza sociale) ma anche “assistenza sanitaria, preparazione pasti, lavanderia, igiene ambientale, kit di ingresso, pocket money e scheda telefonica (5 euro)”.

Salteranno senz’altro “i servizi di integrazione e inserimento nel tessuto territoriale, perché questi vengono riservati ai titolari di protezione internazionale“.

Ma cosa cambierà, invece, per i 144mila migranti che già si trovano nel circuito dell’accoglienza?

“Così come avviene in tutta Europa”, nell’ambito dell’accoglienza individuale, i migranti si prepareranno i pasti da soli e puliranno le case, con il cibo e i prodotti forniti dallo Stato, “così come avviene in tutta Europa”.

I contratti già esistenti rimarranno validi ma alla scadenza le nuove gare saranno fatte secondo i nuovi capitolati e avranno la durata di un anno.

Salvini conclude così: “Chi vedeva l’immigrazione come una mangiatoia da oggi è a dieta e sono convinto che molti finti volontari non parteciperanno più ai bandi perché non ci sarà più da mangiare”.

Fonte: IlPopulista

 

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