Così i tabaccai truffavano i Gratta e Vinci e lasciavano solo quelli perdenti
Un microscopico taglietto per capire se il biglietto era vincente (e intascarlo) o perdente (e lasciarlo acquistare a ignari clienti). Così due tabaccai di Salerno hanno truffato per 1,3 milioni i Monopoli di Stato.
Un microscopico graffio: tanto bastava, insieme ad una analisi del box number (il numero segreto) del Gratta e Vinci per capire se il tagliando nuovo di zecca era vincente o perdente. Lo aveva capito una coppia di tabaccai di Salerno che in sette anni aveva guadagnato così un milione e 300mila euro togliendo i tagliandi vincenti dal mercato e intascandoli. La rivendita, ubicata nel quartiere Mercatello, tra le altre cose aveva anche tutta una vasta gamma di Gratta e Vinci di vario taglio e con varie potenzialità di vittoria.
I titolari, una coppia, oggi denunciata in stato di libertà per i reati di falsificazione, frode nell’esercizio del commercio, accesso abusivo ad un sistema informatico telematico e truffa continuata in concorso, praticavano un taglietto microscopico sui biglietti e ricavavano attraverso la consultazione dei terminali se questi erano vincenti o no. I carabinieri hanno trovato numerosi biglietti alterati per un valore complessivo di circa 12mila euro.
Sono stati loro, insieme al personale dei Monopoli di Stato che vigila sul corretto svolgimento dei concorsi a premio, a svelare l’arcano dei truffatori. Il business era in piedi da tempo ed era fruttato 1,3 milioni più percentuali di vendita. Il biglietto con maggiore vincita è stato uno con un premio da 100mila euro.