Commenti: 7 Il governo non taglia gli assegni. E il pensionato d’oro stappa spumante in tv
“Festeggiamo per oggi e pensando a domani”. Con queste parole Pietro Lonardo, ex diplomatico, ha brindato di fronte alle telecamere di Rete4 dopo lo slittamento del taglio delle pensioni d’oro.
La mannaia voluta dal M5S è stata tolta dalla legge di bilancio e, a detta di Di Maio, dovrebbe arrivare con un decreto a parte. E così chi ha una pensione sopra i 4.500 euro può per ora cantare vittoria.
“Festeggiamo pensando che domani non ci sarà nulla di cui dovremo lamentarci. Ovvero che ci riprovino di nuovo – dice Lonardo – Attualmente la mia pensione è di 6mila euro. Parliamo di netto”. Il taglio non ci sarà. “È ingiusto: non possiamo continuare a essere sempre con l’ipotesi della pensione che potrebbe cambiare perché qualcuno si ricorda che potrebbero essere toccate”, aggiunge l’ex diplomatico.
La vicenda ora è tutta nelle mani di Di Maio. Il quale non molto tempo fa era arrivato a promettere l’approvazione del taglio alla pensione già con il decreto fiscale. Poi non se ne fece nulla e tutto fu rinviato alla legge di Bilancio. Dopo promesse e smentite, però, nella manovra economica non c’è traccia della riduzione degli assegni pensionistici elevati. “Noi siamo sempre pronti a difenderci”, conclude Lonardo. “Di Maio si cerchi un altro bancomat”.