“L’Italia ha bisogno degli immigrati” ma per gli italiani può andarsene anche lei.

Laura Boldrini è un personaggio politico divenuto famoso non per il suo operato da presidente della Camera, ma per le sue posizioni sull’immigrazione che hanno sempre spaccato il Paese.

In questi mesi di “rinnovo” generale, sono tornate alla ribalta alcune sue dichiarazioni circa l’importanza degli immigrati per l’Italia.

In occasione della giornata mondiale del rifugiato tuonò: “Conosco le emergenze umanitarie da una vita, ho visto di persona, nelle aree più difficili del mondo, che significa scappare da un bombardamento e vivere in una tenda, cercare solo l’ombra, soffrire l’habub, le tempeste di sabbia che ti costringono a ripararti dove la temperatura arriva fino a cinquanta gradi. A Kassala, in Sudan, la sera si dormiva nelle bettole, un buco per terra come bagno, e prima di coricarsi bisognava fare una cortina di polvere intorno al letto per evitare che gli scarafaggi ti camminassero addosso”.

Ai clandestini, secondo Boldrini, dovremmo tutti dire: “Benvenuti in un posto sicuro, qui non vi succederà nulla, nessuno vi torturerà, nessuno vi ammazzerà, nessuno vi perseguiterà più. Nel Libano, che ha 4 milioni di abitanti, i rifugiati siriani sono 1 milione; è come se in Italia ce ne fossero 14 milioni, e invece ce ne sono 65.000, di tutte le nazionalità”.

Per il web il messaggio della presidentessa era chiaro: gli immigrati che abbiamo ospitato erano persino pochi.

Da qui, l’invito ad accoglierne quanti più possibile, soprattutto per le pensioni che ci avrebbero pagato.

Sarà questa la ragione per la quale è stata esclusa dallo scenario politico attuale?

Fonte: IlPopulista

 

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