“Lasciamo morire ‘sta tossica”. Desirée e i dialoghi dell’orrore
La morte di Desirée poteva essere evitata. Una chiamata al 112 o al 118 le avrebbe salvato la vita.
Ma il gruppo di belve che si è accanito sulla povera ragazza non ha avuto pietà. I quattro clandestini del branco dopo aver convinto Desirée a seguirli avrebbero preparato un mix letale di droga e piscofarmaci. Secondo quanto riporta ilTempo, il cocktail fatale era composto da rivotril, eroina e marjiuana. Dopo aver ingerito le sostenze è cominciato l’incubo. Il branco ha iniziato a stuprare la ragazzina ormai quasi priva di sensi. Un vero e proprio rito osceno che qualche ora dopo avrebbe portato Desy alla morte. Dopo lo stupro hanno provato a dare un po’ di acqua e zucchero alla 16enne.
Ma niente da fare, la povera ragazzina non si reggeva nemmeno in piedi. Poi il metadone, ma il tentativo è stato veno. A questo punto, secondo quanto emerge da ambienti investigativi, qualcuno che era presente all’interno del palazzo avrebbe avanzato l’ipotesi di chiamare i soccorsi. Ed è qui che il dialogo tra le bestie diventa agghiacciante: “È meglio che muore, lasciamola morire sta tossica”. L’ordine di non chiamare i soccorsi sarebbe arrivato proprio dai quattro clandestini arrestati. Uno scenario orribile: hanno lasciato Desy a morire lì, da sola, col corpo provato da ore di violenze. L’epilogo di una storia terribile.
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