Stuprata e uccisa dal branco di africani, il testimone: “Accanto a lei una ragazzina che urlava”
Si continua ad indagare sulla morte della povera Desirée, la 16enne di Cisterna Latina drogata, stuprata e poi uccisa da un branco di sei o sette africani e arabi.
Il suo corpo è stato trovato nella notte del 19 ottobre scorso in un cantiere abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma. Casolare abitato da senzatetto e covo dei pusher. Ma come mai la ragazzina si trovava lì? Una donna del quartiere racconta che la ragazza sarebbe entrata in quel rudere per riprendersi il suo tablet che le avevano rubato. Ma proprio lì si è consumata la violenza senza senso. L’autopsia ha confermato lo stupro di gruppo e nel sangue sono state trovate tarcce di droga.
La sera prima della sua scomparsa – riporta Latina Today – Desirée aveva chiamato sua nonna per avvisarla che avrebbe dormito da un’amica. Così si sarebbe messa in viaggio per Roma e qui ha incontrato la morte. La giovane abitava a Cisterna di Latina con la madre ed una sorella più piccola. Quando venerdì notte non è tornata a casa, i familiari si sono subito preoccupati. Desirée raccontano gli zii e i nonni, era abituata ad avvisare se si allontanava da casa. Così è scattata subito la denuncia.
La testimonianza del senegalese
L’uomo ha denunciato prima in commissariato, poi a Storie Italiane di aver visto Desirée morta nel casolare. Accanto a lei c’era una ragazzina che gridava perché le avevano ammazzato la sua amica. “Sono arrivato lì a mezzanotte o mezzanotte e mezza e c’era una ragazza che urlava – ha spiegato -. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava, sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta. C’erano africani e arabi sei o sette persone. Anche un’altra ragazza era lì e parlava romano. Urlava che l’hanno violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro”.
La ragazzina che urlava è la cugina?
Accanto al cadvere di Desirée c’erano due ragazze. Chi sono? Inizialmente il tutto è stato generalizzato con un “due amiche”. Ma ora sembra che una ragazzina era immobile davanti alla macabra scena e un’altra gridava “e diceva che era morta”. “Era italiana – continua il senegalese (testimone oculare) – penso pure fosse romana, parlava romano. Urlava che l’hanno violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro”.
Dalle ultime indiscrezoni – pare – che quela ragazzina disperata sia la cugina di Desirée.