Spread, Savona accusa: “Ci sono incongruenze. La Bce deve intervenire”
Il governo non cambierà la manovra ma la rinvierà tale e quale a Bruxelles”.
A metterlo in chiaro una volta per tutte è il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, intervistato dal direttore Sarah Varetto su Sky Tg24. “La manovra non sarà corretta, su questo non c’è alcun dubbio”, ha spiegato ricordando che, se lo spread tra Btp e Bund tedeschi dovesse sfuggire dalle mani del governo, così come è stato deciso in Consiglio dei ministri, noi verrà riesaminata la manovra economica, ma il contesto nel quale si pongono.
Replicando al presidente della Bce Mario Draghi, secondo cui l’istituto di Francoforte non può pagare i deficit degli Stati membri dell’Eurozona, Savona ha tagliato corto: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità” (guarda il video). Secondo il ministro per gli Affari europei, infatti, “calmierare lo spread e tenerlo sotto controllo è compito della Banca centrale europea“. Per questo bisognerebbe “dare più poteri” all’istituto di Francoforte e “affrontare le incongruenze”. “Alla Bce – ha dichiarato il ministro a Sky Tg24 – dovrebbe spettare il compito di indicare soluzioni per evitare la crisi sistema bancario ed eventualmente intervenire. Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo – ha, poi, fatto notare – ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche. Avendo fatto l’unione bancaria chi è responsabile della stabilità delle banche?”.
L’imput che Savona lancia sia alla Bce sia all’Unione europea è di “risolvere il problema”quanto prima. “Non possiamo avere un’istituzione che avoca a sé i poteri di controllo delle banche, avoca a sé i poteri monetari – incalza – e non svolge quelle funzioni tipiche che una banca centrale compresa la Banca d’Italia, ha sempre svolto in Italia. Quindi – continua – vi sono incongruenze che vanno affrontate”. Poi, però, il ministro mette in chiaro: “Se ci sfugge lo spread, noi non riesamineremo la manovra, ma il contesto entro cui ci muoviamo. Se le responsabilità della stabilità del sistema bancario passano nelle mani della Banca centrale europea – conclude – dovrebbe essere la Bce a intervenire per evitare che il sistema bancario entri in crisi”.