Salvini accusa i “burocrati” Ue: ”Attacco all’economia italiana”
“È un attacco all’economia italiana”. Matteo Salvini si scaglia contro i vertici di Bruxelles che ieri hano bocciato la manovra economica presentata dall’Italia la scorsa settimana.
“Noi non solo non cambiamo la letterina – tuona il vice premier leghista ai microfoni di Rtl 102.5 – ma se insistono a tirare schiaffoni a caso mi verrebbe voglia di dare ancora più soldi agli italiani”. Dopo lo strappo del collegio dei commissari europei, che hanno dato al governo Conte tre settimane per riscrivere una nuova bozza, si apre così un fronte senza precedenti con Roma. È, infatti, la prima volta nella storia dell’Unione europea che viene dato il via a una procedura del genere aprendo una ferita che potrebbe essere addirittura insanabile.
“Noi non cambiamo. È mio dovere fare il contrario di quello che hanno fatto Monti e Renzi”. I toni di Salvini sono più perentori di quelli usati ieri dal premier Giuseppe Conte, ma il succo del discorso resta sempre lo stesso. Per quanto l’Unione europea si sgoli, la manovra economica non cambierà. Mai. Nemmeno se lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi dovesse lievitare a 400 punti base. Su questo il governo gialloverde sembra irremovibile. “La bocciatura della Commissione europea mi sembra un attacco pregiudiziale”, commenta il vice premier leghista rivendicando l’impianto e gli obiettivi della legge di Bilancio. “Se la gente lavora di più, spende di più e paga le tasse – spiega – bisogna ricordare che in Italia ci sono 5 milioni di poveri. Io voglio rimettere un po’ di soldi nelle tasche degli italiani”.
La frattura con la Commissione europea sembra insanabile. Lo scontro non è duro solo a parole. Per i commissari europei il governo italiano ha voluto “deliberatamente” sforare le regole comunitarie aprendo così un vulnus senza precedenti. Tra le contestazioni mosse al nostro esecutivo c’è anche l’aver abolito la legge Fornero. Una legge voluta fatta dall’allora governo Monti su impulso della stessa Unione europea. “Questi quattro burocrati a Bruxelles hanno promosso sempre tutte le altre manovre, quelle manovre approvate, applaudite, hanno fatto crescere il debito di 300 miliardi”, replica Salvini rivendicando di aver essere “impegnato da anni” nell’abolizione della legge Fornero e di averla inserita anche nel programma del governo. “Lo vogliono il 90% degli italiani, escluso il Pd – tuona il leader del Carroccio – allora è inutile votare”.