Di nuovo sulla scena del “crimine”. Matteo Renzi prova a risolvere il caso Giallo-Leghista con una contromanovra.
Senza aspettare troppo tempo ecco che arriva quello dalle soluzioni immediate. Renzi afferma che il Pd ha ben due soluzioni alla crisi italiana.
E infatti, a fianco del suo ex ministro all’Economia, Padoan, l’ex premier prova a dare a soluzione per risolvere il deficit dell’Italia. Se questo non dovesse accadere, poi afferma, l’Italia rischia di rompersi l’osso del collo.
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Seguono proposte dettagliate, che se adottate servirebbero a recuperare quel «patrimonio enorme, accumulato con fatica» e «dilapidato in questi giorni: la fiducia dei mercati». Peccato che, come spesso accade nel Pd, la permanente conflittualità interna finisca per oscurare, se non annullare, le migliori intenzioni.
Pochi giorni or sono il segretario dem Maurizio Martina aveva già presentato la «controproposta del Pd per la legge di bilancio», messa a punto da una squadra cui faceva parte lo stesso Padoan con Tommaso Nannicini, Antonio Misiani, Marco Leonardi e Luigi Marattin. «Una proposta alternativa aveva spiegato Martina a una manovra fatta di condoni per gli evasori e più debito pubblico».
Così ieri sull’iniziativa renziana si erano già abbattuti gli strali polemici di diversi esponenti dem. «Sono furibondo», attaccava Carlo Calenda, «vi sembra normale che Renzi presenti stasera una contromanovra?
Insomma, si capisce che il Partito Democratico ha ormai due fazioni. Una rema contro l’altra. Ma il gioco sporco è quello di Renzi che sottovaluta, questa volta, il problema delle primarie e sembra molto più interessato a salvare l’Italia.
A salvare l’Italia? E in tutti questi anni dov’era?
Fonte: ilgiornale