“L’Italia è un pericolo per l’Europa”. Ecco da chi giunge il nuovo attacco all’Italia
Dopo le dichiarazioni susseguitesi nelle settimane scorse, la Commissione Europea sta per ufficializzare le preoccupazioni relative alla manovra economica varata dal governo italiano e in discussione in Parlamento.
Il nodo principale è sempre quello del rapporto deficit / Pil, fatto salire al 2,4%. Aver allargato la morsa dei limiti europei permetterà all’Italia di trovare le risorse per sostenere le misure economiche previste dal Def. In particolare quota 100 sulle pensioni, reddito di cittadinanza e flat tax.
E così in Europa cresce il fronte dei detrattori dell’Italia, che si rimpolpa con nuovi protagonisti. Anche da quei paesi che – su temi come l’immigrazione – nel recente passato hanno manifestato una certa contiguità al governo Conte. Parliamo in particolare di Sebastian Kurz e Mark Rutte, primi ministri di Austria e Olanda.
Tra i falchi anti Italia ci sono sicuramente Angela Merkel e Emmanuel Macron che non perdono mai occasione per attaccare il governo Conte. E, proprio prima che iniziasse il vertice europeo, la cancelliera tedesca si era sgolata a ricordare che “ogni stato della zona euro ha il dovere di garantire la stabilità”. Una stoccata all’Italia condivisa dalla gran parte degli Stati del Nord Europa.
“Difendo in modo chiaro i criteri di Maastricht: devono valere per tutti”, ha fatto eco oggi Kurz ricordando che i criteri di Maastricht “garantiscono stabilità e evitano l’eccessivo indebitamento degli Stati membri che potrebbe diventare un pericolo per quei paesi ma anche per tutta l’Europa”. Non solo. Il cancelliere austriaco ha anche criticato il fatto che in passato siano state fatte “eccezioni” per gli Stati membri più grandi.
Le stesse preoccupazioni di Kurz sono state riportate da Rutte durante il bilaterale con Conte. “Ho espresso (al premier italiano, ndr) le preoccupazioni dell’Olanda sui piani di bilancio dell’Italia per il 2019”, ha twittato il premier olandese dopo l’incontro ribadendo poi “pieno sostegno alla Commissione per l’applicazione degli obblighi comuni previsti dal patto di stabilità e di crescita”.
Adesso si tratta di vedere se Rutte, come lui stesso ha annunciato al parlamento nazionale, solleverà il caso Italia nel corso della riunione dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona attualmente in corso. “Sulla legge di Bilancio – ha replicato a stretto giro Conte – l’Italia vuole un dialogo costruttivo e non accetta verdetti preventivi”.
Europa sempre più preoccupata per l’Italia. Ma il sospetto è che la questione sia più politica che economica. Infatti non ricordiamo tutte queste vesti stracciate quando il rapporto deficit / Pil era anche al 3% con i governi Pd.
Fonte: Il Giornale