In Italia boom di poveri. Sono 5 milioni: +182%
A determinare una condizione di povertà incide anche la rottura dei legami familiari. Per la stessa ragione, è in aumento anche il numero dei senza fissa dimora.
Questo è quanto emerge dal rapporto 2018 della Caritas italiana presentato oggi a Roma.
“La situazione risulta particolarmente preoccupante perché le deprivazioni materiali attivano spesso dei circoli viziosi che tramandano di generazione in generazione le situazioni di svantaggio”, si legge nel documento su povertà e politiche di contrasto.
Il campione di riferimento sono le circa 200mila persone incontrate nei centri d’ascolto delle Caritas parrocchiali e diocesane. Gli utenti hanno un’età media di 44 anni, ma la fascia d’età più numerosa è quella dei giovani tra i 18 e i 34 anni.
Gli stranieri rappresentano invece il 64,7%, mentre gli italiani prevalgono nelle fasce d’età tra 45 e 54 anni e tra 55 e 64 anni. I pensionati sono il 15,6%.
Sebbene il numero dei coniugati, 45,9%, sia maggiore rispetto a quello di celibi/nubili, il rapporto denuncia un aumento delle storie di solitudine e una diminuzione di coloro che sperimentano una stabilità relazionale grazie a un’unione coniugale.
Delle 200mila persone ascoltate, 89mila ha figli e in 26mila casi si tratta di minori.
Basso il livello di istruzione degli utenti che si rivolgono alla Caritas: oltre i due terzi hanno un titolo di studio pari o inferiore alla licenza media, il 68,3%. Condizione che riguarda il 77,4% degli utenti italiani.
Allarmante soprattutto per la categoria dei giovani tra i 18 e i 34 anni: il 60,9% possiede solo la licenza media, il 7,5% la licenza elementare.
Ciò chiarisce anche l’elevato numero dei disoccupati, il 63,8%, che sale al 67,4% nel caso degli stranieri.
Nonostante i timidi segnali di ripresa sul fronte economico e occupazionale “In Italia il numero dei poveri assoluti, cioè persone che non riescono a raggiungere uno standard di vita dignitoso, continua ad aumentare, passando da oltre 4milioni 700mila del 2016 a 5milioni 58mila del 2017”, si legge nel rapporto.
Il numero dei poveri è aumentato del 182%, un dato che dà il senso dello stravolgimento avvenuto per effetto della recessione economica.