Pensioni, così Boeri “demoliva” la riforma voluta dalla Fornero
Tito Boeri negli ultimi tempi non ha perso occasione per mettere nel mirino la riforma pensionistica voluta dal governo.
Il presidente dell’Inps mettendosi in coda dietro Bruxelles e Fmi ha difeso la riforma Fornero. Il suo giudizio su Quota 100 è stato fin troppo chiaro al punto da profetizzare un buco da 100 miliardi. Ma attenzione: Boeri non l’ha sempre pensata così. E a sottolineare l’incoerenza del presidente dell’Inps è la Verità. Di fatto su Vox c’è uno studio a cui ha partecipato lo stesso presidente dell’istituto nazionale per la previdenza sociale in cui di fatto vengono criticati i punti più spinosi della riforma voluta dal ministro del governo Monti.
Una delle più forti critiche espresse dall’attuale presidente Inps riguarda il blocco dell’occupazione giovanile con l’uscita ritardata dal lavoro che ha imposto la Fornero. “L’Italia offre un eccellente caso di studio di come un inaspettato incremento dell’età di pensionamento abbia effetti dannosi sull’occupazioen giovanile”, si legge nel testo redatto da Boeri inieme ad altri esperti. Poi il suo pensiero si fa ancora più chiaro: “La riforma sembra ridurre le prosepttive di mercato dei giovani lavoratori”. Il dito puntato di Boeri contro la Fornero ha anche toccato l’apice quando lo stesso presidente Inps auspicava un cambio di passo da parte del governo con una nuova riforma previdenziale: “Se il governo intende riformare le pensioni, è bene che lo faccia subito. Il blocco delle pensioni ha avuto effetti sulle assunzioni dei giovani molto forti. (…) Abbiamo bisogno di intervenire adesso sul blocco”. Adesso ha cambiato idea. Anche lui è diventato uno scudiero della Fornero. Ma la riforma a quanto pare da febbraio verrà sorpassata da quota 100. Con buona pace del presidente Inps. (Leggi qui il dossier di Boeri sulla Fornero)