Pensioni, Di Maio vuole tagliare pure gli assegni da 3.500 euro
Il taglio delle pensioni? Adesso può rivelarsi una vera e propria stangata.
I grillini infatti adesso hanno un obiettivo chiaro per la manovra: recuperare un miliardo. Come? Toccando gli assegni anche a partire da 3500 euro netti. Come riporta Repubblica, la sforbiciata potrebbe essere mille euro sotto la soglia dei 4500 di cui si era parlato nelle ultime settimane e fissata anche nel disegno di legge che si trova adaesso in Commissione alla Camera. Il tutto con un decreto che di fatto rederà operativo il taglio in tempi rapidissimi. E il taglio, come ripete Di Maio, quasi a voler giustificare questa sforbiciata senza preavviso sull’assegno servirà a finanziare l’aumento delle pensioni minime a 780 euro.
“Abbiamo chiuso il lavoro sulle pensioni d’oro e ci andiamo a prendere oltre 1 miliardo di euro da pensionati d’oro che in questi anni non hanno versato neanche un decimo di quello che stanno prendendo”, ha detto Di Maio qualche giorno fa. Ma subito dopo ha precisato un dettaglio non da poco: il decreto che di fatto da il via libera ai tagli. “Anticipiamo la norma direttamente nel decreto di lunedì, senza neanche aspettare il percorso”, ha affermato il vicepremier. Adesso bisogna capire quali saranno le reazioni della Lega da sempre critica sul taglio agli assegni. Il Carroccio aveva ipotizzato un contributo di solidarietà una tantum sugli assegni più alti. Ipotesi poi tramontata per le pressioni grilline. Ora per i pensionati non c’è più scampo: il governo metterà le mani nel loro portafoglio.
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