La Fornero attacca Salvini: “Non so se abbia una coscienza”
Tra Elsa Fornero e Matteo Salvini non corre buon sangue.
E l’ex ministro è tornato a parlare del leader leghista ai microfoni di Rai Radio2 ne “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. La Fornero ha commentato la cosiddetta Quota 100, uno dei pilastri delle riforme delle pensioni voluto da Salvini.
“Quota100 come si sa è la somma di anzianità contributiva ed età, ma le cose cambiano se sono 62 anni con 38 o 64 con 36 e così via. I calcoli li possono fare solo i tanto vituperati tecnici, perché i nostri ministri i calcoli non li sanno fare. Il numero di persone che potranno accedere al pensione anticipato dipenderà dai calcoli. Pare che potrebbe essere anche ridotto l’importo delle pensioni. A me sembra che questo Governo venda i decreti quando non sono stati ancora lontanamente scritti“. Così l’ex ministro ha commentato le riforme volute dal governo.
La Fornero è un fiume in piena, come ricordato da Dagospia. E non le manda certo a dire a un governo che ha avuto proprio l’ex ministro e le sue riforme come primi obiettivi. “Sono avvilita per questa attività da imbonitori che ancora, come ministri, continuano a svolgere. Parlino solo se hanno cose certe da dire. Lo stesso vale per il reddito di cittadinanza. Nessuno sa come sarà congegnato. Un giorno dicono che si potrà comprare solo presso supermercati e negozi italiani, un altro parlano di spese morali e spese immorali. Mi chiedevo se sarà ammesso pagare una parte o tutto l’affitto con quei soldi. E poi spero che chi può si vada a comprare una bottiglia di vino anche alla faccia di Di Maio“.
Infine, l’attacco contro Salvini: “Ci sono alcune cose che non gli perdono. Ha capito che cercare dei nemici additando le persone al pubblico si ottengono voti. Lo ha fatto consapevolmente. In questo periodo mi ha aiutato la mia coscienza, oltre alla mia famiglia. Non so se Salvini abbia una coscienza. Non credo che persone come lui possano aiutare l’Europa ad essere ricostruita secondo i principi dei padri fondatori“. Queste le parole velenose dell’ex ministro con l’attuale titolare dell’Interno, oggi impegnato nell’incontro con Marine Le Pen a Roma per decidere le strategie per le prossime elezioni europee.