Spread, l’ultima di Di Maio: “È colpa delle opposizioni”
Luigi Di Maio adesso grida al complotto. Spiazzato dalla reazione dei mercati alla manovra messa in campo con il Def, il capo politico del Movimento Cinque Stelle adesso teme l’effetto boomerang, ovvero che il consenso possa trasformarsi in sfiducia per un esecutivo che rischia di trascinare l’Italia in un baratro economico.
E così “Gigino” adesso va all’attacco e punta il dito contro le opposizioni: “Il Pd e Forza Italia non riescono a fare un’opposizione politica e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread sperando in un altro colpo di stato finanziario: sono degli irresponsabili nemici dell’Italia”. Poi nega l’evidenza: “Ma nonostante il loro cinico impegno – prosegue – lo spread non è schizzato perchè gli investitori tutto questo lo sanno”. Inutile ricordare che venerdì il differenziale tra Bund e Btp è andato a quota 267 dopo aver toccato picchi di 280. Il vicepremier poi rivendica le scelte del governo: “In Italia – conclude – c’è un governo forte, compatto e destinato a durare che ha il consenso popolare più alto d’Europa e che fa gli interessi del Paese”.
E agli attacchi di Di Maio risponde la capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini che mette nel mirino questa manovra: “Ho sentito parlare di scommessa, di coraggio. E’ esattamente il contrario. Il governo sta facendo una manovra che soltanto a parole risponde alle aspettative della gente. Chi rinuncerebbe infatti all’assegno di cittadinanza? Chi si direbbe contrario al risarcimento dei risparmiatori che hanno investito i loro soldi sui titoli di una banca? Ma se poi vai a scavare e verifichi cosa c’è davvero nella manovra, ti accorgi che si tratta di un compromesso al ribasso tra grillini e Lega”. Sulla stessa linea anche Renato Brunetta: “L”Italia sta sprofondando verso una crisi del debito che assomiglia sempre più a quella vissuta in Grecia nel 2011. Mentre una buona parte degli italiani è ancora in luna di miele con il Governo giallo-verde, sedotto dalle promesse elettorali fatte da Matteo Salvini e Luigi Di Maio quali il reddito di cittadinanza, la diminuzione dell’età pensionabile e la flat tax, all’estero, dove la situazione italiana è osservata con più razionalità e realismo, c’è forte preoccupazione per l’atteggiamento di sfida e di disimpegno sui conti pubblici mostrato dall’esecutivo italiano”. La battaglia sulla manovra è appena cominciata. Ma di certo lo spread è cresciuto non per le scelte dell’opposizone…
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