Salvini avanti tutta. Mette sul tavolo il piano sicurezza. Ed annuncia l’intervento “pattuglioni”. Di cosa si tratta.
Matteo Salvini arriva in prefettura per presenziare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Intorno al tavolo ci sono i vertici delle forze dell’ordine, sindaco, governatore della regione.
Al termine dell’incontro chiaro il segnale che in città si registra un calo dei reati dell’8,7% ed è calata l’età media di primo approccio alla droga.
«Sala mi ha rappresentato le criticità legate allo spaccio, abbiamo approvato l’adesione di Milano all’iniziativa Scuole sicure per rafforzare i controlli davanti agli istituti. E serve un intervento risolutivo a Rogoredo, quando il Comune presenterà un piano di intervento e riqualificazione il ministero metterà le forze a disposizione».
Il sindaco a porte chiuse ha chiesto di aggredire il fenomeno alla base, colpendo il narcotraffico. Il secondo capitolo sono appunto le linee Trenord dove continuano a verificarsi aggressioni a personale e passeggeri, «attendo dalla Regione l’elenco delle 3-4 situazioni più pericolose, garantiremo passeggeri e lavoratori» dice Salvini.
Fontana stringe i tempi: «Parlerò con i vertici di Trenord e invieremo a breve la lista di linee e orari più problematici».
Salvini conferma entro l’anno la riapertura del Centro per i rimpatri in via Corelli. Ora è centro di accoglienza ma «non sarà un problema riallocare gli ospiti nelle altre strutture, grazie alla stretta sugli sbarchi il prefetto e i sindaci del Milanese avevano dovuto gestire nel 2017 più di 3.300 richiedenti asilo e quest’anno siamo fermi a 390».
A chi gli chiede se come effetto del decreto c’è il rischio di avere più migranti per le strade, Salvini chiarisce: «non posso mantenere migliaia di persone a sbafo degli italiani, è la legge, ma non penso che ci saranno migliaia di bivaccanti a Milano perchè saremo più efficaci coi rimpatri grazie al Cpr in Corelli. E sono in aumento i rimpatri assistiti».
Fonte: Il Giornale