L’ex pm Caselli sta con le toghe: “Difesa legttima pericolosa”
“Parlare di difesa legittima sempre significa imboccare una strada pericolosa”. Anche Giancarlo Caselli sta con le toghe e stigmatizza la proposta della Lega per la riforma della legittima difesa.
“La legittimità della difesa non può presumersi sempre”, dice l’ex procuratore capo di Palermo, “In uno Stato civile deve essere valutata caso per caso, in base al principio della proporzionalità con l’offesa. Le norme vigenti mi sembrano sufficienti. La corsa alle armi e al loro uso sconsiderato possono alla lunga causare effetti perversi, una specie di corto circuito“.
Per Caselli quella dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) – che ha duramente criticato il ddl leghista, andando allo scontro con il vicepremier – non è stata una “invasione di campo”, ma un intervento legittimo nel rispetto della divisione dei poteri: “L’esperienza professionale e concreta dei magistrati sui vari temi della giustizia (compresa la legittima difesa) può fornire a tutti elementi di conoscenza utili e assai preziosi. A tutti, anche al legislatore”, dice al Corriere della Sera, “Non si tratta di invasione di campo, ma di contributo alla riflessione su un tema spinoso. Perché respingerlo a prescindere? Sarebbe come dire che tutti possono parlare di giustizia meno gli esperti del settore. Che invece hanno il diritto-dovere di intervenire. Tanto più in un Paese come il nostro dove tutti parlano di vaccini senza saperne niente o di legionella attribuendone l’origine alla legione straniera. Mi preoccupa la tendenza a imboccare una strada di ostilità crescente verso i poteri indipendenti: la magistratura, l’informazione, certe Authority super partes. Un problema per la qualità della democrazia“.
IL GIORNALE.IT