Subito fondi da Tria per il Reddito di Cittadinanza, Presidente Mattarella
Ministro Tria, Presidente Mattarella prima di tutto chi è dietro, prima di tutto gli italiani più poveri.
Il grido di uno dei martiri cristiani di Abilene è stato: “Sine Dominico Non Possumus”, “Senza la Domenica non possiamo vivere”.
Faceva parte di un gruppo di quarantanove cristiani, vissuti ad Abilene, piccola località dell’Africa proconsolare (nell’attuale Tunisia).
Era l’anno 303 d.C. e l’imperatore Diocleziano aveva scatenato una violenta persecuzione contro i cristiani, e pretendeva che non si celebrasse la Messa domenicale.
Per loro era invece così importante che hanno preferito morire sbranati dalle belve piuttosto che rinunciare alla Domenica.
Non vorrei esagerare con questo paragone, ma per il Movimento 5 Stelle il Reddito di Cittadinanza è realmente di vitale importanza, è la base fondativa del suo stesso esistere come forza politica.
E lo è dalle origini.
Quindi, per parafrasare l’essenza di quell’episodio importantissimo dei primi secoli del cristianesimo, nessun sacrificio o minaccia potrà intimorire il Movimento 5 Stelle fino al punto di farlo retrocedere dal Reddito di Cittadinanza.
O anche di fargli accettare, ingoiare, un qualche cosa di simile dal punto di vista mediatico ma che non lo sia dal punto di vista sostanziale, per poi attaccarlo dicendo che prende in giro la gente a cui l’ha promesso.
Sine Reddito di Cittadinanza NON Possumus!
Senza il Reddito di Cittadinanza molti italiani di ogni età non possono vivere.
Il Movimento 5 Stelle è la voce di questi italiani senza voce, perché ormai non hanno più la forza non dico di gridare ma neanche di sussurrare il minimo lamento.
Il Ministro Tria, qualche giorno fa auspicava che si desse il via libera alle mega opere TAV e TAP.
Due osservazioni al riguardo.
La prima è che non è compito del Ministro Tria promuovere grandi opere, essendo queste decisioni eminentemente politiche, per le quali è opportuno che non si pronunci e che lasci questo compito a chi è legittimato dal popolo italiano, mentre lui non lo è, non essendosi, per un verso, presentato alle elezioni e, per l’altro, essendo stato indicato, dopo il diniego da parte del Presidente Mattarella della nomina di Paolo Savona a quel ruolo (attuale Ministro degli Affari Europei).
Quindi da parte di Tria occorrerebbe più senso della misura e della realtà se non di consapevole umiltà e spirito di servizio, anche se queste due ultime, a sua parziale giustificazione, non sono doti molto comuni.
La seconda osservazione è che avendo il compito di guardiano scrupoloso dei conti, ovvero, in termini più semplici ed efficaci, il mastino che controlla le spese e gli investimenti affinché non esca un euro se non per un più che giustificato motivo dal punto di vista degli interessi dello Stato italiano, o meglio ancora del popolo italiano in nome del quale esercita il suo ufficio.
Non sembra a tantissimi italiani, tra i quali mi ci metto anche io per il poco che vale, che ci sia un giustificato motivo per impegnare i soldi degli italiani in queste mega opere TAV e TAP.
Anzi sembra un autentico spreco di Stato con i soldi degli italiani buttati via, investimenti senza ritorno economico adeguato, che vanno ad ingrassare qualche ‘prenditore’ di appalti, che non è degno del nome di imprenditore.
Ecco Ministro Tria, una domanda: come mai mostra tanta renitenza ad allocare nella manovra finanziaria i fondi per il Reddito di
Cittadinanza, mentre addirittura spinge per dare il via a mega opere che sanno di spreco dei soldi pubblici?
Una domanda anche al Presidente Mattarella: nel mentre che l’Italia spende oltre 4 miliardi di euro per i poveri che vengono da fuori, come mai non può spendere altrettanti o più soldi per i bisognosi di casa nostra?
Lei personalmente chi aiuterebbe per primi quelli di casa sua o gli estranei?
Se non potesse di più, con il poco a disposizione, provvederebbe prima ai suoi figli bisognosi o ad altri?
Presidente Mattarella, Lei è il garante dell’unità nazionale, e tutti crediamo che interpreti questa funzione con serietà e scrupolo, da vero servitore dello Stato, solamente occupato e preoccupato nel difendere gli interessi nazionali, non le pare che provvedere ‘ai più poveri tra i poveri’ (Madre Teresa di Calcutta) dei cittadini italiani corrisponda al più urgente dovere di un uomo di Stato, di un
vero servitore dello Stato?