Moscovici: ‘Italia problema nella zona euro. Tanti piccoli Mussolini nella Ue’. Di Maio: ‘Non si deve permettere’
È scontro tra commissario europeo agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici e Luigi Di Maio.
Moscovici, parlando in conferenza stampa a Parigi, ha detto che “c’è un problema, che è l’Italia. Ed è proprio l’Italia il tema su cui voglio concentrarmi prima di tutto”.
Il nostro Paese – ha spiegato – “ha bisogno di riforme alla sua economia. Fermare le riforme e stampare moneta non è quello che salverà l’Italia”.
Il commissario ha anche detto che “l’Italia deve essere credibile, con un bilancio credibile.
Quanto alla legge di bilancio, ha osservato: “Ho visto il ministro Tria venerdì pomeriggio a Vienna. Continuiamo a lavorare per una soluzione comune”, ha detto, aggiungendo che “alla fine non sarà soltanto lui a votare la legge di bilancio, ma tutto il governo”.
Per quanto riguarda l’Unione Europea, Moscovici ha affermaot che “c’è un clima che assomiglia molto agli anni ’30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c’è Hitler, forse dei piccoli Mussolini…”.
Immediata la replica di Di Maio:
“Nel momento in cui abbiamo avuto un rapporto decente con un commissario Europeo, Gunther Oettinger, come al solito c’è un atteggiamento da parte di alcuni commissari europei che è veramente inaccettabile, insopportabile”.
“Dall’alto della loro Commissione Ue addirittura si permettono di dire che in Italia ci sono tanti piccoli Mussolini. Non solo non si devono permettere ma questo dimostra come queste siano persone scollegate dalla realtà. Questo governo ha il più alto consenso in Europa e viene trattato così da commissari e da una Commissione che probabilmente non esisterà più alle prossime elezioni europee. I cittadini europei manderanno a casa buona parte dell’establishment e degli Eurocrati”.
“Mi dispiace – ha proseguito – sentire queste prese di posizione e questi giudizi ignobili contro l’Italia”. Questi eurocrati, ha aggiunto Di Maio: “si scontreranno con la realtà nelle prossime elezioni europee. A questi signori una lezione non verrà dal governo, perché noi incassiamo e li compatiamo anche un po’, una lezione arriverà dai cittadini italiani”.