Libia, scatta il ricatto all’Italia: “Chiudiamo le frontiere solo in cambio di soldi”

Il generaleย Khalifa Belqasim Haftar, approfittando della crisi bellica in Libia,ย mette l’Italiaย di fronte a unย aut aut: la Libiaย chiude le frontiereย meridionali cancellate dopo la caduta di Gheddafi e diventate di libero passaggio per chi si vuole dirigere nel Mediterraneo, solo ed esclusivamente se l’Italia e l’Europa investono i loro soldi nell’addestramento dei Tebu, trasformandoli in guardiani delle frontiere, pronti a sconfiggere i Tuareg, le tribรน nemiche.

Un avvicinamento del generale agli interessi italiani parecchio sospetto, se si pensa che, fino a l’altro ieri, il Maresciallo era pronto a marciare su Tripoli e sfrattare il governo diย Fayez al-Sarraj. Eppure sono passate meno di 48 ore dall’incontro con il ministro degli Esteriย Enzo Moavero Milanesi, avvenuto il 10 settembre. Unย voltafacciaย quello di Haftar riconducibile alle pressioni da parte dell’Egitto, sollecitato diplomaticamente dall’Italia, e della Russia che spera di rendere meno omogeneo il rapporto dell’alleato libico con il nemico francese. Nonostante l’incontro con Haftar, Moavero continua a sostenere il piano dell’Onu per porre fine alla tragica situazione libica.

 

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